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Grillo assolve Di Maio: “Continui a combattere. Salvini personaggio virtuale che parla di immigrati”

by Davide Di Stefano
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Roma, 29 mag – Beppe Grillo sta con Luigi Di Maio. Il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle con un intervento sul blog ufficiale interviene in difesa del vicepremier: “Luigi non ha commesso un reato, non è esposto in uno scandalo di nessun genere. E’ già eccessiva questa giostra di revisione della fiducia. Deve continuare la battaglia che stava combattendo prima”. In vista del voto della base sulla piattaforma Rousseau di domani Beppe Grillo prende posizione. Gli iscritti al Movimento 5 Stelle dovranno decidere se confermare o meno la fiducia al capo politico: “Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola”, ha detto Luigi Di Maio annunciando il voto sulla sua persona.

Grillo blinda Di Maio

Voto che adesso sarà influenzato dalle parole di Grillo, che in qualche modo prova a “blindare” Di Maio. “Forse può sembrare incredibile che una persona, che ha cercato in tutti i modi possibili di portare a casa risultati nel mondo reale”, dice il garante, “perda strada rispetto ad un personaggio unicamente virtuale (Salvini, ndr), ma è quello che è successo: svolazzare nei cieli del paese parlando di immigranti che non partono quasi più da un pezzo ha riscosso più simpatie rispetto al lavoro che la nostra parte di “governicoli” ha realizzato”. L’assoluzione è piena e anche rispetto all’abbraccio mortale con Salvini e al dimezzamento dei consensi pentastellati.

Per Grillo la colpa sostanzialmente è degli elettori che non hanno capito le battaglie politiche M5S. “Siamo di fronte ad un fenomeno di rigetto dell’Italia peggiore nei confronti del movimento: si vince e si perde insieme quando la minaccia non viene da dentro, deve restare chi è ancora in gara, nessuna espiazione. Il nostro “sbaglio” è sacro: cercare di restituire dignità al paese al di là del bullismo oppure delle comparse storiche che lo hanno sempre avuto in mano. Gli errori di metodo, certo ci sono, ma nulla hanno a che fare con l’aver agito nel rispetto delle nostre premesse”.

Da Di Battista parole diverse

Le parole pronunciate da Alessandro Di Battista invece, uno dei più accreditati a prendere il posto di Di Maio in un futuro più o meno prossimo, suonano leggermente diverse. “Quando ci sono risultati così brutti vuol dire che tutti abbiamo sbagliato una marea di cose. Questa è stata la sconfitta peggiore del M5S. Di fronte a questa scoppola bisogna ragionare, dal punto di vista politico c’è stata una subalternità alla Lega. C’è da ricostruire una identità”.

Anche l’attacco di un fedelissimo di Di Battista come Gianluigi Paragone va nella direzione opposta a quella di Grillo: “Se vuoi fare Superman, devi dimostrare di esserlo. A 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro”, ha dichiarato, annunciando l’intenzione di volersi dimettere da senatore. Un messaggio ancora più chiaro inviato all’attuale capo politico del Movimento 5 Stelle.

Davide Di Stefano 

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2 comments

Jos 29 Maggio 2019 - 7:15

…. già si conosce il risultato della ” votazione”….il “marchese”Grillo ha deciso…” uno vale uno e voi non contate un ca**o””…

https://m.youtube.com/watch?v=7MDY-8DVqjs

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Cesare 30 Maggio 2019 - 12:16

Di Maio si è ben allineato con i poteri forti di cui la Casaleggio associati è una parte italiana.Il socio maggiore era un tale Enrico Sassoon, imparentato con la dinastia dei banchieri Rothschild, proprietari anche delle banche centrali oltrechè di mezzo mondo.E’ per questo che non vogliono cambiare lo scugnizzo dato che fà il gioco degli stranieri che si sono impossessati del paese.Infatti Di Maio dice che la Merkel è brava e che non dobbiamo sfondare il 3% di deficit, parametro inventato a tavolino per soggiogare nel debito i popoli impedendoli di svilupparsi e liberarsi dalla usura di una moneta privata prodotta a costo zero ed esentasse.La piattaforma Rousseau è poi stata oggetto di critiche per l’assenza di controlli sui voti e la possibiltà di manipolarli anche una volta votato quindi non c’è da stupirsi se confermeranno Di Maio con questa finta democrazia diretta

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