Venezia, 3 giu – Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro attacca il ministro a 5 Stelle dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli dopo l’incidente di ieri in Laguna, mentre le immagini della nave da crociera che si schianta contro la banchina investendo un piccolo battello stanno facendo il giro del mondo. In una intervista al Corriere della Sera Brugnaro dice: “La soluzione (al problema del passaggio delle grandi navi) c’è, siamo tutti d’accordo: cittadini, Comune, Città metropolitana, Regione, Porto. Le navi devono passare dal canale Vittorio Emanuele. C’è anche un atto del Comitatone e le carte sono in mano al ministro Danilo Toninelli”. “Abbiamo avuto la dimostrazione di quello che succede quando non si vuole agire, nessuno a Venezia vuole che le navi continuino a passare in bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, la soluzione c’è: il ministro decida”.
“Oggi l’elenco navi che possono già transitare per il Vittorio Emanuele”
Brugnaro spiega che “oggi il prefetto Vittorio Zappalorto ha convocato un Comitato per l’ordine e la pubblica sicurezza e d’intesa abbiamo chiesto alla Capitaneria di Porto di fornire un elenco delle navi che per pescaggio possono già transitare per il Vittorio Emanuele. Pensiamo che si possa mettere in campo una sperimentazione per le imbarcazioni più piccole. Non serve attendere”.
Toninelli: “Siamo per la chiusura ma prima va trovata alternativa”
Toninelli, da parte sua, chiarisce: “In questi mesi nelle tante riunioni fatte i tecnici hanno elevato delle criticità. Abbiamo due ipotesi: una è Chioggia e l’altra è San Nicolo“. E in una intervista alla Stampa dichiara: “Siamo per la chiusura, ma prima, per non perdere le crociere a Venezia, bisogna trovare l’ alternativa, anzi le alternative, quella definitiva e quella provvisoria. Come ho detto, dopo anni di stasi, siamo prossimi a una soluzione finalmente capace di tenere assieme tutti gli interessi in campo”. Poi assicura: “Entro fine giugno verrà scelto il progetto. Nel frattempo stiamo già lavorando per la soluzione provvisoria e ci vorrà qualche mese per metterla in campo. Il protocollo per i fanghi da estrarre dai canali è in via di definizione. Il provveditore ha deciso di chiedere un parere dell’Avvocatura dello Stato, vista la delicatezza del dossier. Questo è un passaggio fondamentale per la caratterizzazione dei fanghi stessi e per i successivi dragaggi. Si tratta di procedure costose e complesse, che richiedono un po’ di tempo”.
Zaia: “Scaricabarile deve finire”
Il governatore del Veneto Luca Zaia dal canto suo dice che questo “scaricabarile” deve finire. E che il ministro Toninelli deve esprimersi: “Non a breve. Subito”. In un’intervista al Messaggero, Zaia spiega che l’incidente di Venezia è stato “un fatto gravissimo, poteva essere una tragedia. Io ho sentito subito il presidente del Porto Musolino, il direttore dell’Ulss Dal Ben, l’amministratore delegato di Msc Vago. Il bilancio è di quattro feriti, non gravi, ma bisognosi di cure. La mia prima preoccupazione è stata l’assistenza medica, vista anche l’età dei passeggeri coinvolti”. Zaia ricorda che “all’ultimo Comitatone, che è l’unica sede deputata a prendere una decisione, la Regione del Veneto e il Comune di Venezia hanno presentato e sottoscritto una proposta di viabilità alternativa che, sfruttando una viabilità già esistente, prevede il passaggio attraverso il canale dei Petroli per arrivare a Marghera. Il punto è: quando c’è stato quel Comitatone?”.”Per anni – ricorda Zaia – ci sono state liti tra i tre ministeri competenti: Infrastrutture, Beni culturali, Ambiente. Ma voglio spiegare a tutti che è il ministro delle Infrastrutture che deve prendere una decisione. Danilo Toninelli è al governo da un anno, oggi è il suo compleanno, e non ha mai convocato un Comitatone”.
Adolfo Spezzaferro