Roma, 27 mar — Gli editori britannici hanno un problema di «accanimento woke» contro alcuni degli autori e delle opere letterarie più popolari a livello internazionale: così, dopo gli stupri ai libri di Roald Dahl e alla saga di James Bond, stralciati dei termini «offensivi» e riveduti nel nome del linguaggio unico, nemmeno l’integrità delle opere di Agatha Christie sopravvive alla morsa della censura inclusiva.
Anche i libri di Agatha Christie stuprati dai revisori sensibili
Riferisce il Telegraph che diversi romanzi della più celebre scrittrice di gialli al mondo sono stati modificati per rimuovere contenuti classificabili come «razzisti e discriminatori». La scure si è abbattuta sui misteri di Poirot e Miss Marple, scritti tra il 1920 e il 1976, e ha comportato la rielaborazione — quando non si è trattato di una vera e propria rimozione — di interi passaggi nelle nuove edizioni pubblicate da HarperCollins, per privarli del linguaggio e delle descrizioni che il pubblico moderno troverebbe offensive. In particolare, sotto la lente d’ingrandimento dei quaccheri woke sono finiti i paragrafi che descrivono i personaggi incontrati al di fuori del Regno Unito dai celebri personaggi partoriti dalla penna di Agatha Christie.
I passaggi incriminati
I censori hanno innanzitutto stralciato i riferimenti all’etnia: via «nero», «ebreo» o «zingaro», censurata la descrizione di busto di un personaggio femminile «di marmo nero» e del «carattere indiano» di un giudice, via termini come «orientale» e ovviamente la parola «neg*o». Anche «nativi» è stata sostituita con «locale».
Tra gli esempi citati dal Telegraph figura il romanzo del 1937 Morte sul Nilo, dove il personaggio della signora Allerton si lamenta che un gruppo di bambini la sta assillando: «fissano, e fissano, e il loro gli occhi sono semplicemente disgustosi, così come i loro nasi, non credo che mi piacciano molto i bambini». Il passaggio è stato cambiato in «Tornano indietro e fissano, e fissano. E non credo che mi piacciano davvero i bambini». Nella nuova edizione del romanzo del 1964 A Caribbean Mystery, la riflessione del detective sul fatto che un impiegato di colore dell’hotel che le sorride abbia «denti così belli e bianchi» è stata rimossa.
Il fenomeno dei lettori sensibili
Chi si è occupato di selezionare e liquidare i passaggi «controversi» secondo il dogma dei fiocchi di neve? Come nel caso delle opere di Dahl, ci ha pensato il solito manipolo di «lettori sensibili», i grigi, sorridenti revisori (ma si tratta solitamente di soggetti femminili con gli occhi spiritati e un conto aperto con la bilancia) che per lavoro scandagliano i libri alla ricerca di frasi o espressioni «problematiche» per riscriverle e assicurarsi che tali libri «possano continuare ad essere apprezzati da tutti oggi». Le modifiche apportate dai lettori sensibili erano già apparse nelle versioni digitali delle nuove edizioni, inclusa l’intera saga di Miss Marple e i romanzi di Poirot. Ora è il turno della carta stampata.
Cristina Gauri