Roma, 6 mag – Lo scontro verbale via social, le minacce (poi ritirate) di querela da parte di Salvini. Poche ore dopo, il raffreddamento. E la possibilità di ritornare a sedersi attorno ad un tavolo per tentare di cercare la quadra sul governo. La liason fra M5S e Lega sembra quella fra due amanti che si cercano da tempo ma senza che nessuno abbia il coraggio di fare il primo passo. Il quale però sembra poter arrivare.
Non sarà un passo avanti né un passo indietro. Se mai, di lato. A farlo, Luigi Di Maio, che nelle ultime ore sembra disposto ad accettare di defilarsi dalla corsa alla presidenza del consiglio. Quella che era conditio sine qua non per cominciare a trattare potrebbe così essere sacrificata sull’altare della necessità di formare un governo e trovare la relativa maggioranza.
Tramontata l’ipotesi Pd, i Cinque Stelle tornano dunque alla carica con il centrodestra. Matteo Salvini ha già svelato le sue carte: un esecutivo di scopo che scongiuri l’aumento dell’Iva e metta mano alla legge elettorale per garantire la governabilità. “Scadenza” verso la fine dell’anno per arrivare così a nuove elezioni. Di Maio, come detto, da parte sua potrebbe rinunciare a Palazzo Chigi a favore di un terzo gradito ad entrambe le parti. Vale a dire lega e M5S e forse Fratelli d’Italia. Niente da fare invece per quanto riguarda Berlusconi: i grillini sul punto sono irremovibili concedendo a Forza Italia al massimo la possibilità di un appoggio esterno. Fra detto e non detto, questo sarebbe lo scambio.
I tempi per decidere sono stretti – ammesso che Salvini, oltre a volerlo, possa effettivamente troncare l’alleanza -, stasera il centrodestra è chiamato a rapporto proprio a casa Berlusconi nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli. E domani si aprirà al Colle l’ultimo giro di consultazioni.
Nicola Mattei
Governo, il M5S riapre alla Lega: "Un premier terzo, no a Berlusconi"
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2 comments
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Di Maio e il suo movimento(intestinale) facciano il loro dovere e si responsabilizzino, avrebbero potuto avere in mano il potere per distruggere del tutto la Nazione. Per fortuna non è andata così, si mettano a disposizione e lavorino,banda di sfaccendati, perché per quanto mi riguarda non li farei lavorare più da nessuna parte, altro che reddito per grattarsi, vero GigginoH?