Roma, 19 dic – La discussione sull’adesione dell’Italia al Global Compact Onu sull’immigrazione è sta rinviata. E’ passata con 277 voti favorevoli 224 contrari e 3 astenuti la mozione della maggioranza Lega-M5S in cui si chiedeva di spostare il voto per valutare prima gli effetti del patto.
Nel testo si legge: “Il governo si impegna a rinviare la decisione in merito all’adesione dell’Italia al Global Compact in seguito a un’ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata”.
Respinte tutte le altre mozioni, sia quelle favorevoli alla firma (Pd, LeU e diversi deputati aderenti al gruppo Misto, più un numero imprecisato di parlamentari M5S vicini al presidente della Camera Roberto Fico), sia quelle contrarie (FdI e FI).
Dal canto suo, il “compagno” Fico ripete per l’ennesima volta che l’Italia dovrebbe firmare l’accordo. “Patto globale per le migrazioni, questa è la traduzione di Global Compact: siccome l’immigrazione è una problematica globale per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti Paesi del mondo, specie quelli da cui partono i migranti, per affrontare la problematica”, ha detto nel discorso per gli auguri di Natale all’Associazione stampa parlamentare (Asp) a Montecitorio.
“Dobbiamo scostarci dalla politica di Trump sulla immigrazione e sull’ambiente. L’Italia deve inserirsi in un meccanismo internazionale di dialogo e l’Onu è la sede adatta, quindi l’Italia deve esserci sempre”, ha spiegato il presidente della Camera, entrando ancora una volta a gamba tesa nel dibattito politico, in barba alla sua carica super partes, in continuità ideale con Laura Boldrini, che l’ha preceduto sullo scranno più alto di Montecitorio e che ovviamente è pro-Global Compact.
Il dato politico della vicenda sta tutto in questa contraddizione. La terza carica dello Stato, espressione del M5S, leader della corrente “rossa” dei pentastellati, è in netta contrapposizione con il suo capo politico Luigi Di Maio, alleato di governo del leader della Lega Matteo Salvini.
La mozione di maggioranza di oggi serve a rimandare un problema che invece andrebbe affrontato. E risolto.
Se Salvini davvero è il socio di maggioranza in questa alleanza basata sul contratto di governo deve imporre il suo peso e dire no definitivamente al Global compact. Anche per coerenza con le politiche migratorie della Lega portate avanti dall’esecutivo gialloverde.
La mozione di oggi salva il governo da una crisi, perché tra i 5 Stelle non sono pochi i parlamentari favorevoli alla firma. Ma la ragion di Stato – come si suol dire – deve prevalere sui tatticismi.
La mossa attendista di Salvini è chiara a tutti. E non convince.
“Se governo e maggioranza si stanno illudendo che con il rinvio appena votato si sia chiuso qui il dibattito e la discussione sul Global compact, si sbagliano di grosso”, avverte il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “Già nella riunione dei presidenti di gruppo di oggi pomeriggio Fratelli d’Italia chiederà per l’ennesima volta che vengano calendarizzate al più presto le comunicazioni del presidente del Consiglio Conte. Il governo non può scappare all’infinito e prima o poi dovrà prendere una decisione netta e chiara. L’Italia non può permettersi questa totale assenza di credibilità”.
I cittadini italiani non vogliono altri immigrati. Lo dicono i sondaggi, lo dimostrano i fatti. L’Italia ha già una serie di problemi gravi sul fronte della crisi economica, della disoccupazione, della denatalità, che non può permettersi ulteriori flussi migratori.
Lo sa bene CasaPound Italia che sta manifestando a Piazza Montecitorio per dire no al Global compact e chiedere al governo Lega-M5S di prendere una decisione netta, che tuteli i cittadini. “Serve un no che metta al riparo il Paese da questo patto scellerato, globalista, immigrazionista, di ispirazione sorosiana“, dichiara il segretario nazionale di Cpi, Simone Di Stefano.
Il Global Compact metterebbe al primo posto gli immigrati. Altro che “prima gli italiani”, verrebbe da dire al vicepremier Salvini.
Adolfo Spezzaferro
Global Compact, il governo rinvia. CasaPound: "Non basta, serve no all'immigrazione"
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1 commento
Ma Fico il partigiano fazioso quanti immigrati ospita in casa sua visto che è piu’ a favore loro che degli italiani che muoiono di fame?Mica vorrà farceli ospitare tutti a spese nostre, oltre a mantenere lui con il suo stipendio faraonico e i mille altri benefici della sua posizione?