Roma, 26 mar – Associazione per delinquere e corruzione. Queste le accuse con le quali sono finiti agli arresti domiciliari alcuni imprenditori romani e due ex dirigenti Finmeccanica: Lorenzo Borgogni, all’epoca a capo delle relazioni esterne del gruppo e Stefano Carlini, già direttore operativo della controllata Selex Management. Indagato anche Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato dal 2002 al 2011 e che dovette passare il testimone proprio a causa di un’inchiesta poi rivelatasi totalmente infondata. Lo stesso per quanto riguarda il suo successore Giuseppe Orsi, il quale però è ancora in attesa di giudizio.
Le misure cautelari sono state richieste al termine di un’indagine condotta dalla procura di Napoli in merito al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti ancora non entrato in servizio pienamente effettivo. Lo schema ipotizzato dagli inquirenti vede una serie di false fatturazioni dalle quali venivano distratti fondi neri con cui pagare tangenti per l’aggiudicazione degli appalti proprio ai due dirigenti ai domiciliari.
Sarà la magistratura ad accertare i fatti contestati. Nel mentre non ha invece perso tempo il Financial Times che, come riportato dall’agenzia Radiocor, ritiene essenziale procedere nel breve termine alla cessione di AnsaldoBreda, «magari impacchettata con la profittevole Ansaldo Sts». Il quotidiano della City non si limita però a questo, sottolineando come siano necessari anche tagli ed efficientamenti nel settore della difesa e dell’aeronautica. Il piano lanciato da Finmeccanica prevede certo un disimpegno nell’ambito civile -da qui la vendita della controllata Ansaldo Energia al Fondo strategico italiano– e però con contestuale rafforzamento in quello militare. Ristrutturazioni nel secondo non sembrano così rispondere alla logica portata avanti dal Financial Times. “Efficientamento” è infatti troppo spesso parola legata ad una riduzione del perimetro industriale: la storia della svendita delle imprese di Stato di inizio anni novanta lo insegna. D’altronde è notizia recente l’ottimo bilancio della controllata Alenia Aermacchi, che rientra proprio all’interno dell’ambito aerospaziale che si vorrebbe portare a progressivo consolidamento e che mal si concilia con presunte necessità di riorganizzare (con l’obiettivo di economizzare) la struttura societaria.
Inchieste a catena e contestuale pressione dall’esterno per l’ormai obiettivo preferito da magistratura, fondi d’investimento e giornalismo d’oltremanica: che Finmeccanica possa essere la prossima vittima sacrificale sul piano delle privatizzazioni sembra essere ormai una certezza.
Filippo Burla