“La nostra vita, da qui a dieci anni, sarà completamente diversa”. Queste le parole proferita da Klaus Schwab, padre padrone del World Economic Forum, qualche giorno fa a Dubai al World Government Summit, il summit sul governo mondiale. Dopo essersi preso i meriti di aver previsto, grazie al suo libro “La Quarta Rivoluzione industriale”, tutte le acquisizioni tecnologiche attuali, Schwab torna, per l’ennesima volta, a lasciar intendere quelle che sembrano più delle vie maestre da seguire che delle semplici raccomandazioni e preannuncia un futuro, il nostro, dalle tinte assai fosche: “Ciò a cui porterà la Quarta Rivoluzione Industriale è una fusione delle nostre identità fisiche, digitali e biologiche.”
Preoccupazioni e opportunità
Schwab, a una famosa conferenza stampa di tre anni fa, affrontò gli aspetti focali della Quarta Rivoluzione Industriale, sfiorando anche una serie di questioni, ai tempi bollate come complottiste, ma recentemente percepite come fattibili e, addirittura, auspicabili, stiamo parlando dell’ibridazione uomo/macchina: “La quarta rivoluzione industriale non è solo il prolungamento della digitalizzazione, ma è molto di più, è la combinazione di più tecnologie, pensate alla genetica, alla ricerca sul sistema nervoso e così via. La forza della Quarta Rivoluzione industriale proviene dalla combinazione di tutte queste tecnologie. […] Questo ci porterà alla fusione delle nostre identità fisiche, digitali e biologiche.” Qualcuno ha parlato di microchip sottocutanei? Siete complottisti e pure vecchi e superati. Per la prima volta, però, si nota una certa preoccupazione da parte del presidente e fondatore del WEF, il quale, parlando della velocità dell’evoluzione tecnologica, sembra inquietato dalla sua portentosa accelerazione: “La mia profonda preoccupazione è che [con] le tecnologie della Quarta Rivoluzione industriale, se non lavoriamo insieme su scala globale, se non formuliamo, modelliamo insieme le politiche necessarie, [queste] sfuggiranno al nostro potere di padroneggiare quelle tecnologie” e ancora “come possiamo assicurarci che le persone non siano travolte da questi cambiamenti?”
Schwab vs Musk dibattono sul nostro futuro
Torniamo all’incontro di Dubai di qualche giorno fa dove Il Nostro ha lanciato l’ennesimo monito sul futuro che ci attende e su chi sarà al timone del sogno bagnato dell’Homo Davos: il governo globale. Riferendosi ancora alle conquiste della Quarta Rivoluzione industriale ha vaticinato: “Chi padroneggia queste tecnologie – in qualche modo – sarà il padrone del mondo”. Apparentemente in controtendenza Elon Musk. Il vulcanico amministratore delegato di Twitter e Tesla, collegato in videochiamata, si è detto scettico sul “governo mondiale” e sul rischio che l’omologazione globale comporterebbe: “Vogliamo avere una certa diversità di civiltà, in modo tale che se qualcosa va storto con una civiltà, che l’intera cosa non crolli e l’umanità continui ad andare avanti. […] è come una minuscola candela in una vasta oscurità, e una minuscola candela molto vulnerabile che potrebbe essere facilmente spenta”. Il potere si è presentato, parla di voi, siate educati, non fateci caso.
Valerio Savioli
3 comments
In questo confronto Musk esce come un gigante nel confronto con un coglione svizzero-tedesco che non sa far ricrescere i capelli, i denti, la gioventù e parla come un pazzo, anzi è un pazzo da ricovero d’ urgenza. Altro che Davos… comunque località “binario morto” per chiunque la conosce.
e persone meravigliose muoiono di cancro o in un incidente e questo rettile sopravvive.
K.S.= Koglione Stratosferico.