Roma, 7 feb – “I collegamenti aerei diretti con la Cina sono e restano chiusi“. Così, con un post su Facebook, il ministro della Salute Roberto Speranza fuga ogni dubbio sul mistero di un fantomatico accordo con Pechino di un ripristino dei voli tra i due Paesi. La Cina infatti aveva dichiarato di aver raggiunto un accordo con l’Italia per ripristinare alcuni dei voli diretti sospesi in seguito alla diffusione dell’epidemia da coronavirus. La dichiarazione, tuttavia, è stato subito smentita prima dalla task force del ministero della Sanità e poi da fonti della Farnesina.
La prima a dare la notizia (falsa) è stata l’agenzia cinese Xinhua
La prima a dare la notizia della presunta ripresa di “alcuni voli diretti tra l’Italia e la Cina”, è l’agenzia stampa cinese Xinhua. “Italia e Cina hanno raggiunto un accordo per riprendere temporaneamente alcuni voli diretti con la Cina“, ha scritto l’agenzia citando il ministero degli Esteri di Pechino, dopo l’incontro di ieri tra il viceministro degli Esteri Qin Gang e l’ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari. Una seconda conferma, un’ora dopo la diffusione della prima notizia, arriva direttamente dalla portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, nel corso di una conferenza stampa on line. Anche lei ha ricordato l’incontro di ieri tra Qin Gang, e l’ambasciatore Ferrari. “Sulla base della domanda delle linee aeree cinesi”, sottolinea Hua, l’Italia “è pronta a riprendere alcuni voli civili per i normali scambi il prima possibile”.
La smentita dell’Italia
Venti minuti dopo, dall’Italia arriva la prima smentita: nella riunione della task force del ministero della Salute sul coronavirus, alla presenza del ministro Speranza, è stato confermato che “i voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto dall’ordinanza firmata dal ministro il 31 gennaio 2020 e che si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane“. La seconda smentita, pochi minuti dopo la prima, arriva da fonti della Farnesina: “Nel ribadire il profondo legame di amicizia tra Italia e Cina, già manifestato attraverso molteplici attività avviate proprio dal governo italiano a sostegno del Paese asiatico in un momento delicato e complesso, si precisa che la notizia riportata dall’agenzia cinese Xhinua circa una riapertura dei voli è priva di fondamento“.
Nonostante la “grande irritazione” espressa dalla Cina e nonostante l’evidente scontro tutto interno al nostro governo, con la Farnesina (M5S) che dice una cosa e la Salute (LeU) che dice l’opposto, i giallofucsia non sembrano disposti alla parziale marcia indietro sul blocco dei voli, l’unico adottato fra tutti gli Stati dell’Unione europea.
Adolfo Spezzaferro
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