Roma, 18 lug – L’Italia continua ad essere meta di sbarco per migliaia di immigrati irregolari, provenienti dalle parti più disparate del pianeta. Dall’Africa all’Asia, sembra non accennare a diminuire quella che, in molti, definiscono la “nuova invasione”. Mentre la sinistra italiana e la Ue continuano a spingere il governo Meloni ad accogliere e fare di più per ricevere nel nostro Paese i clandestini a bordo dei barconi, c’è però chi, perfettamente in regola e bisognoso di cure, non sembra aver diritto di entrare in Italia. Oggi vi raccontiamo una triste storia della quale non si è occupata né Repubblica, né i servizi televisivi strappa-lacrime di La7; è la storia di Albert, un giovanissimo calciatore armeno, la cui famiglia non riesce a portarlo in Italia per ricevere le cure necessarie a causa di un grave infortunio subito. Abbiamo intervistato Manvel Ayrapetyan, residente in Italia dal 2001, che sta seguendo tutta la vicenda con apprensione. Manvel è presidente della comunità Italo-Armena di Bergamo, oltre che essere un appassionato allenatore di calcio della Lena Academy e unico armeno ad aver ottenuto il patentino professionista di categoria Master Uefa-Pro, a Coverciano.
Intervista a Manvel Ayrapetyan
Buongiorno Manvel, Abbiamo saputo della vergognosa vicenda che riguarda un ragazzo armeno di soli 14 anni, al quale vengono negate le cure in Italia. Di quale tipo di cure necessità questo ragazzo?
Albert, questo il nome del giovane armeno, ha necessità di un intervento delicato e urgente al ginocchio. In Armenia, per i chirurghi locali è risultata un’operazione troppo difficile, arrivando a consigliare un intervento all’estero.
In quale struttura sanitaria si dovrebbe operare il ragazzo e quanto tempo resterà in Italia per le cure?
Come soluzione ottimale è stata individuata la rinomata Casa di cura Villa Stuart, a Roma. La struttura sta dunque aspettando il minore, accompagnato dal padre, per procedere a tale delicato intervento con il Prof. Pier Paolo Mariani. L’intervento e i conseguenti tempi di riabilitazione durerebbero intorno ai due mesi e mezzo, salvo complicazioni.
A quanto ammonta il costo dell’operazione e chi se ne fa carico?
Il costo dell’intervento, con rispettiva riabilitazione, non dovrebbe superare i 16.000 euro, di cui 4.500 già anticipati. Tutti i costi di intervento, riabilitazione, vitto e alloggio, sono garantiti tramite American Bank dai genitori del ragazzo e la famiglia Gareginyan.
Lo Stato italiano si ostina a rifiutare il visto per ospitare questo giovanissimo armeno. Per quale motivo?
L’ambasciatore Italiano in Armenia, il Dott. Alfonso Di Riso, dichiara e decide personalmente che in Armenia c’è la guerra. Secondo una strana logica, tutto ciò porta alla negazione del diritto di venire ad operarsi in Italia. Qualche giorno fa, però, diversi ragazzi venuti dall’Armenia sono stati ospiti della nostra accademia sportiva a Jesolo, facendo poi tranquillamente ritorno in Armenia. Altri si trovano attualmente a Londra e, altri ancora, in Repubblica Ceca. Forse per loro la guerra non esiste?
In teoria i rapporti tra l’Unione Europea e l’Armenia sono sempre stati buoni, così come storicamente tra Italia e Armenia. Può essere dunque un terzo fattore, magari politico, a determinare questo rifiuto?
Come ben sappiamo, Italia e Armenia sono legati da migliaia di anni di cultura e amicizia. A Bergamo abbiamo l’associazione della comunità Italo-Armena, della quale sono il presidente, e abbiamo creato tanti progetti e future iniziative interessantissime tra i nostri due Paesi. Non vogliamo certo che, adesso, lo strapotere di una sola persona, l’ambasciatore Di Riso, rovini tutto.
Ogni giorno vediamo migliaia di immigrati irregolari sbarcare sulle coste italiane, con l’assenso delle istituzioni. Perché un giovane armeno di 14 anni, accompagnato dal padre, non può farsi curare in Italia?
Mi trovi pienamente d’accordo. Con tristezza e delusione sento il mio popolo discriminato da parte di un ambasciatore che, a mio modo di vedere le cose, non può rappresentare il meraviglioso popolo Italiano e la sua grande generosità.
Andrea Bonazza
1 commento
Questa Italia e i suoi governanti lecca culo dei giudei mi fa ogni giorno più schifo ma da l’altra parte la Melona della Garbatella si fa pubblicità per portare a “casa sua” quel egiziano figlio purtroppo del PD.
MERDA tutti MERDA auguro i figli dei politici una situazione simile !