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Conte nel mirino del Copasir: “Chiarisca su membri task force con rapporti in Paesi stranieri”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 1 mag – Un’altra tegola sulla testa di Giuseppe Conte. Il Copasir ha chiesto al premier informazioni sulla “tipologia e sulla sicurezza delle piattaforme utilizzate” per comunicare attraverso teleconferenza dalle task force istituite dal governo sull’emergenza Coronavirus, nonché di sapere se ai singoli membri “sia stato richiesto di sottoscrivere specifici impegni di riservatezza“, visto che molti di loro “hanno rapporti organici di varia natura con soggetti terzi anche in Paesi stranieri”. Lo fa sapere il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Raffaele Volpi.

La nota del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica

“Vista l’importanza delle tematiche attribuite alle task force istituite per collaborare con il governo e la particolarità strategica di alcune di esse, avendo appreso che le stesse si riuniscono attraverso teleconferenza – si legge in una nota di Volpi – il Copasir “ha inteso richiedere al presidente del Consiglio informazione sulla tipologia e sulla sicurezza delle piattaforme utilizzate”. “Constatato poi che molti componenti delle task force hanno rapporti organici di varia natura con soggetti terzi anche in Paesi stranieri – continua il presidente del Copasir – ha richiesto al presidente del Consiglio di conoscere se ai singoli membri dei Comitati sia stato richiesto di sottoscrivere specifici impegni di riservatezza”.

“Immuni”, il 5 maggio le audizioni del ministro Pisa e del commissario Arcuri

Sul fronte dell’app “Immuni”, invece, il Copasir martedì 5 maggio ascolterà il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e il commissario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri sull’applicazione scelta dal governo per il tracciamento dei contagi. In questi giorni il Comitato ha ascoltato in merito anche il ministro della Salute Roberto Speranza che ha illustrato “in modo articolato e approfondito le tematiche afferenti al suo ministero riguardanti gli elementi di sicurezza nazionale anche legato alla pandemia da coronavirus”. Volpi ha spiegato che, come previsto, “il Comitato ha acquisito dal ministro la documentazione richiesta, che verrà valutata insieme al resto del materiale e alle dichiarazioni che verranno rilasciate dagli altri soggetti che verranno auditi in merito alla emergenza sanitaria”. In questa ottica, ha fatto presente il deputato leghista, il Copasir “ha incontrato il direttore del Dis, prefetto Vecchione e il vicedirettore Baldoni, in modo da avere un quadro complessivo e significativo sia dell’attività di intelligence, sia per la parte riguardante le applicazioni tecnologiche complesse relative al tracciamento personale per il monitoraggio della diffusione del coronavirus”.

Adolfo Spezzaferro

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