Roma, 21 gen – I nuovi contagi sono in calo del 20%: lo dice la Fondazione Gimbe, che per una volta non lancia il solito allarme. Il monitoraggio indipendente del Gruppo italiano per la medicina basata sulle evidenze (Gimbe) nella settimana 13-19 gennaio 2021, rileva la riduzione dei nuovi contagi (97.335 rispetto a 121.644 della settimana precedente) a fronte di un significativo calo del rapporto positivi/casi testati (19,8% contro 29,5%).
L’assist di Cartabellotta al governo: “Riduzione nuovi contagi grazie al decreto Natale”
“Dopo due settimane di lenta risalita di tutte le curve che riflettevano gli allentamenti pre-natalizi – afferma Nino Cartabellotta, presidente della fondazione servendo un assist al governo giallofucsia – si osserva una riduzione dei nuovi casi grazie agli effetti del decreto Natale, che nei primi giorni ha di fatto colorato di rosso l’intero Paese”.
In calo tutti gli indicatori della pandemia
Andando a vedere i numeri nel dettaglio, rispetto alla settimana precedente risultano in leggera diminuzione i casi attualmente positivi (535.524 contro 570.040). Sul fronte ospedaliero, poi, si riducono i ricoverati con sintomi (22.699 contro 23.712) e le terapie intensive (2.487 contro 2.636). In lieve calo anche i decessi (3.338 contro 3.490). Queste le variazioni dunque su base settimanale. Decessi: -4,4%, terapia intensiva: -5,7%, ricoverati con sintomi: -4,3%, nuovi casi: -20%, casi attualmente positivi: -6,1%. E questi numeri non possono tutti dipendere dal lockdown di Natale, ma sono la prova di un calo della curva epidemica.
Terapie intensive per Covid sopra la soglia del 30% ancora in 11 regioni
A livello territoriale, grazie al lockdown di Natale si riduce l’incremento percentuale dei casi in quasi tutte le regioni. In lieve calo anche le ospedalizzazioni. Tuttavia i ricoveri di pazienti Covid continuano a superare in 7 regioni la soglia del 40% in area medica e in 11 regioni quella del 30% delle terapie intensive.
Vaccinazione, allarme Gimbe: “A rischio le seconde dosi, regioni accantonino fiale”
Sul fronte della vaccinazione (che incontra continui problemi, compresi i ritardi nella consegna del vaccino Pfizer), la Fondazione Gimbe lancia però un nuovo allarme. Al 20 gennaio (aggiornamento ore 21.48) sono state consegnate alle Regioni 1.558.635 dosi, di cui 1.250.903 già somministrate (80,3%), con inevitabile rallentamento negli ultimi giorni. Tuttavia, solo 9.160 persone hanno completato il ciclo vaccinale, mentre 13.534 persone avrebbero già dovuto ricevere la seconda dose. “Tenendo conto dei possibili ritardi di consegna, anche comunicati last minute come nel caso di Pfizer – fa presente Cartabellotta – è fondamentale che in questa fase le regioni accantonino i vaccini per la somministrazione della seconda dose“.
Adolfo Spezzaferro