Trapani, 24 giu – E’ stato arrestato questa mattina mentre si accingeva a celebrare la messa, il direttore della Caritas diocesana, don Sergio Librizzi. Le accuse a carico del prelato, mosse dalla procura di Trapani, sono estremamente gravi e vanno dal reato di concussione e appropriazione indebita, a quello di violenza sessuale. Secondo gli inquirenti padre Librizzi avrebbe distratto ingenti somme di denaro dagli aiuti indirizzati all’accoglienza dei profughi e all’assistenza dei bisognosi; ipotesi che sembrerebbero confermate dall’esito della perquisizione della canonica e dell’alloggio del prete, nel corso della quale i militari della sezione di polizia giudiziaria della Forestale hanno rinvenuto oltre diecimila euro, somma non registrata nell’attività economica della Caritas e sequestrata insieme ad alcuni pc.
Riguardo agli abusi sessuali, il procuratore di Trapani Marcello Viola ha riferito di avere testimonianza di oltre dieci episodi di violenza, perpetrati ai danni di minorenni e maggiorenni, tutti extracomunitari. L’ipotesi avanzata dagli inquirenti è che il sacerdote abbia costretto le vittime ad avere rapporti con lui, in cambio del rilascio di documenti regolari o di somme di denaro. La curia di Trapani, attraverso una nota, ha espresso “dolore e amarezza” per la vicenda, comunicando di aver sollevato “per prudenza” il sacerdote da ogni incarico pastorale. Una prudenza quanto mai tardiva e ipocrita, da parte di una curia che ha visto in breve tempo la rimozione dell’ex vescovo, Francesco Miccichè, giunta direttamente per opera del Vaticano, e le gravi accuse rivolte a don Ninni Treppiedi, allora direttore della stessa curia trapanese, coinvolto nell’inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa relativa al senatore del Pdl Tonino D’Alì.
L’arresto del direttore della Caritas diocesana è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza, concussione ed estorsione, consumati dietro al paravento dell’accoglienza dei migranti. Le inchieste su associazioni, cooperative e onlus si moltiplicano, mettendo a nudo un vero e proprio mercato di carne umana, perché questo appare essere “il bisognoso” agli occhi degli sfruttatori della sofferenza. Lo schiavismo del terzo millennio è il più subdolo e vergognoso che l’umanità abbia mai visto: si nasconde dietro i migliori propositi, si annida nelle istituzioni che dovrebbero offrire garanzie e sicurezza, prolifera nei luoghi in cui dovrebbe essere estirpato. Il fenomeno è troppo grande, diffuso, evidente, per poter essere ignorato; chi è disposto ad accettare questi “effetti collaterali”, ritenendoli un necessario obolo da pagare alla causa dell’assistenzialismo incondizionato, chi difende a spada tratta l’immigrazione di massa, rifiutando di ammettere l’evidenza del fallimento del fenomeno, non potrà sottrarsi dall’essere additato come complice, seppur involontario, di questa barbarie.
Francesco Pezzuto
1 commento
[…] l’excellent site Il Primato Nazionale, Francesco Pezzuto commente ainsi l’événement. « L’arrestation du directeur de la Caritas diocésaine n’est que le dernier en date d’une […]