Roma, 4 ago – La Cina si muove, e militarmente, intorno Taiwan, come riporta anche Tgcom24. Lo fa con le più grandi esercitazioni militari mai eseguite intorno all’isola, successivamente alla discussa visita del presidente della Camera statunitense Nancy Pelosi.
Cina, Taiwan e i venti di guerra
Potrebbe non accadere nulla. Ma la tensione è alta e il minimo incidente – pur involontario – può costituire un problema. La Cina inizia alle ore 6 italiane (le 12 del posto) le sue esercitazioni militari intorno all’isola di Taiwan. “Manovre militari e d’addestramento su vasta scala” secondo i media, che comportano lanci dal vivo di missili e colpi di artiglieria. Le destinazioni, sei aree marittime vietate. Esercitazioni che si concluderanno domani a mezzogiorno e che includono un bel po’ di attività pericolose: dall’assalto di target marittimi, alla terraferma, al controllo degli spazi aerei. Un test probante sulla capacità di combattimento dell’Esercito popolare. Non esattamente una passeggiata.
Taipei: “Prepararsi alla guerra”
Massima allerta a Taipei. Le forze armate di Taiwan si preparano “alla guerra senza cercare la guerra“. E poi: “il ministero della Difesa nazionale sottolinea che si atterrà al principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra”. Il dipartimento della Difesa di Taiwan in una dichiarazione, ha anche accusato il governo di Pechino di “comportamento irrazionale”. “L’esercito nazionale continuerà a rafforzare la sua allerta e le truppe a tutti i livelli condurranno l’addestramento quotidiano”, prosegue la comunicazione. E la paura di un conflitto travolge anche il Paese del Sol Levante. Secondo i media giapponesi, le esercitazioni “potrebbero accelerare le discussioni gia’ in corso sul suo ruolo [del Giappone n.d.r] in caso di contingenza taiwanese, costringendo i politici nipponici a pensare in modo piu’ concreto a tale eventualità”.
Alberto Celletti