Roma, 6 nov – La tempesta Ciaran è passata. Almeno, non dovrebbero esserci ulteriori sviluppi dopo i disastri della scorsa settimana, concentratisi in particolare al Centro Nord e soprattutto in Toscana, regione devastata da quest’ultima manifestazione di maltempo. Come sempre, dopo il dramma, si contano i danni. Ed è un calcolo ancora una volta devastante.
Ciaran, dopo la tempesta nessuna quiete
Ci sarà da calcolare e soprattutto da vedere come affrontare gli ingenti danni causati. Secondo quanto riporta l’Ansa, la stima del presidente della regione Toscana Eugeno Giani è drammatica. “La prima quantificazione dei danni che facevamo nella giornata di ieri ci portava a parlare di 250-300 milioni ma in base alle segnalazioni che ci hanno fatto i sindaci già vedo in mezzo miliardo la cifra degli interventi che dovranno essere fatti sull’area Firenze-Prato-Pistoia, poi c’è da quantificare anche ciò che è avvenuto a Pisa e Livorno”, ha dichiarato. Insomma, Ciaran passa, i suoi danni no.
Sembra tutto passato, ma sarà durissima
Tra alberi cauduti, frane e alluvioni, la perturbazione è al momento passata e non dovrebbero esserci pioggie nelle prossime ore. Nel Pistoiese i torrenti Quarrata e Montale erano esondati in modo deciso, e in provincia di Prato, a Montemurlo, l’acqua si era riversata nei campi. Il terrore fino a ieri comunque imperversava, anche dopo le ore più critiche, considerando anche l’evacuazione preventiva di 1.200 persone tra Montemurlo, Montale e Prato, nei pressi delle “rotture” dei torrenti Bagnolo e Agna. Si muovono le solite – e sempre da elogiare – macchine di aiuti e solidarietà. In più il caos ha prodotto un’emergenza rifiuti senza precedenti: solo nell’area tra Firenze e Pistoia ne sono stimate circa 150nila tonnellate, tra cui quelli delle aziende, considertati come speciali. La regione dovrà firmare due apposite ordinanze, di cui una per equiparare i rifiuti speciali a quelli urbani, in modo da poterli evacuare il prima possibile. Giani ha rivolto un appello alle banche: “C’è bisogno in questo momento di grande tolleranza e di supporto, e conseguentemente studiamo dei modi per sospendere i mutui. Tanti cittadini me l’hanno chiesto, troviamo un modo di fermare quella che è la concentrazione di bollette. Chiederò che vi sia una sospensione per gli alluvionati, perché possa rimettersi subito in moto il circuito dell’economia della ricostruzione”.
Alberto Celletti