Roma, 7 feb – Sale la tensione tra CasaPound Italia e il sindaco di Roma Virginia Raggi. Le tartarughe frecciate hanno infatti annunciato per domani una grande manifestazione in Campidoglio per protestare «contro l’ennesimo sindaco che si è dimostrato inadeguato ed incapace di amministrare la Capitale». Queste le parole di Gianluca Iannone, presidente di CasaPound, affidate a un comunicato ufficiale. «Roma è una città allo sbando – si legge ancora nella nota – i romani ogni giorno devono combattere con le mille problematiche che i grillini non sono stati capaci di affrontare».
I fallimenti della Raggi
E sono molti i fallimenti dell’amministrazione capitolina che il movimento sovranista addebita alla giunta Raggi: «Dalla gestione dei rifiuti all’emergenza abitativa, dai campi rom ai roghi tossici, dal degrado al dissesto stradale, Roma sta sprofondando sotto la guida di un sindaco capace soltanto di aggrapparsi all’antifascismo e all’accoglienza». In effetti Virginia Raggi sta tentando già da mesi di accreditarsi come uno dei leader della fronda sinistrorsa del M5S. Una fronda che, capitanata dal presidente della Camera Roberto Fico, mal digerisce l’asse Salvini-Di Maio e non perde occasione per mettere i bastoni tra le ruote al governo gialloverde. Così si spiegano, del resto, molte delle iniziative propagandistiche del sindaco di Roma: dalle case assegnate ai rom ai premi alle aziende che assumono immigrati, dal permesso concesso all’Anpi di parlare di Foibe nelle scuole romane (poi bloccato da una mozione votata dalla Camera) fino alla richiesta reiterata di sgomberare le 18 famiglie italiane in emergenza abitativa residenti nel palazzo di via Napoleone III.
La risposta di CasaPound
Ed è proprio l’accanimento con cui la Raggi sta chiedendo lo sgombero della «torre» di CasaPound che ha scatenato le ire delle tartarughe frecciate: «Mentre [la Raggi] scrive al Mef per sgomberare CasaPound – ha dichiarato Iannone – nelle decine e decine di occupazioni di immigrati si spaccia droga, avvengono stupri e persino omicidi. Venerdì porteremo in piazza la rabbia sacrosanta dei romani che avevano creduto in un cambiamento che nei fatti non c’è mai stato, con i grillini che oggi sono diventati soltanto il riflesso della vecchia politica». Iannone solleva peraltro numerosi dubbi sugli interessi che gravitano attorno alla richiesta della Raggi di far sgomberare il palazzo di via Napoleone III: «Non è un caso – spiega Iannone – che il primo firmatario della mozione contro CasaPound discussa in Assemblea Capitolina, approvata grazie ai voti favorevoli del M5S, sia un consigliere del Pd, Zannola, che, pur non indagato, secondo un’informativa di polizia, dava ‘suggerimenti’ sugli stabili da occupare alle professioniste delle occupazioni rosse di Mafia Capitale, già condannate per estorsione». Di qui l’affondo finale: «Se la Raggi ha pensato di poter sviare l’attenzione dai problemi di Roma puntando il dito contro uno stabile dove vivono 18 famiglie italiane, sappia che venerdì la metteremo di fronte alla triste realtà delle condizioni in cui versa la Capitale ed alle sue colpe».
Valerio Benedetti