Roma, 24 nov –Il “blocco navale” meloniano è diventato una barzelletta, perfino di cattivo gusto. Lontana dal concretizzarsi in qualsiasi vaga forma di realtà, la visione però non è assurda per molti cittadini che, ormai stufi di una situazione davvero emergenziale, organizzano manifestazioni di protesta. È ciò che avverrà a Bergamo domenica, con la gente pronta a scendere in piazza.
“Blocco navale adesso”: i bergamaschi manifestano domenica
I cittadini bergamaschi, dunque, sono pronti a scendere in Piazzale Marconi nella giornata di domenica, 26 novembre. Persone, italiani, caratterizzati da uno stato d’animo: la stanchezza. In una nota diffusa dagli organizzatori, si legge: “Bergamo è colpita da un’ondata di immigrazione incontrollata e il succedersi di episodi di violenza, furti e microcriminalità sono qui a dimostrarlo. Basta leggere i dati diffusi dal dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno per comprendere come la città sia precipitata nel decadimento più totale. A questo punto, tricolore alla mano, non ci resta che un’unica alternativa: scendere in piazza. La nostra voce e le nostre idee, ancora una volta, verranno messe al servizio di Bergamo e dell’Italia”.
Gli affanni della gente comune e la noncuranza delle èlite
Ciò emerge da Bergamo, come del resto emerge dall’Italia meridionale più profonda: l’insostenibilità di una situazione ormai fuori controllo. E se qualcuno ironizza sulla Meloni e su quello che satiricamente, sui social, viene definito “brocco navale” anziché “blocco navale”, facendo il verso a uno slogan mai realizzatosi, ci sono persone comuni che pensano davvero che quella soluzione sia inevitabile. Ma i silenzi della politica fanno poco sperare in tal senso.