Roma, 6 mag – Puntuale come una cambiale, papa Francesco interviene sulla regolarizzazione degli immigrati, fortemente voluta dal ministro Bellanova (tanto da minacciare le dimissioni), e all’udienza generale chiede “più diritti e dignità” proprio per gli immigrati. Così Bergoglio si schiera – anche se non direttamente – con chi all’interno della maggioranza giallofucsia vuole cogliere l’occasione dell’emergenza coronavirus per mettere in regola i clandestini, in pieno stile immigrazionista, tipico della sinistra.
L’appello del Papa è un assist alla Bellanova
“In occasione del 1° maggio, ho ricevuto diversi messaggi riferiti al mondo del lavoro e ai suoi problemi”, dice il Papa. “In particolare, mi ha colpito quello dei braccianti agricoli, tra cui molti immigrati, che lavorano nelle campagne italiane. Purtroppo tante volte vengono duramente sfruttati”, fa presente Bergoglio per poi venire al punto della questione: “È vero che c’è crisi per tutti, ma la dignità delle persone va sempre rispettata. Perciò accolgo l’appello di questi lavoratori e di tutti i lavoratori sfruttati e invito a fare della crisi l’occasione per rimettere al centro la dignità della persona e la dignità del lavoro“. Per il Pontefice quindi la crisi economica scatenata dall’emergenza coronavirus è proprio l’occasione giusta per dare priorità alla dignità della persona e del lavoro. Tradotto: regolarizzare gli immigrati. Esattamente quello che chiede ormai da settimane la titolare del dicastero dell’Agricoltura. Oggi peraltro la renziana ha alzato il livello dello scontro nella maggioranza, minacciando le dimissioni se il governo non dovesse procedere con una sanatoria dei clandestini, vero pallino della Bellanova, convinta che l’agricoltura si può salvare dalla crisi soltanto grazie a loro.
Bergoglio aveva già auspicato la regolarizzazione degli immigrati
Non è la prima volta che papa Francesco interferisce nella politica nazionale, auspicando la regolarizzazione degli immigrati. Pochi giorni fa, Bergoglio, in risposta a un appello della Fai Cisl, aveva affermato che “è certamente condivisibile la necessità di venire incontro a quanti, privati di dignità, avvertono in modo più acuto le conseguenze di un’integrazione non realizzata, venendo ora maggiormente esposti ai pericoli della pandemia. È dunque auspicabile che le loro situazioni escano dal sommerso e vengano regolarizzate, affinché siano riconosciuti ad ogni lavoratore diritti e doveri, sia contrastata l’illegalità e siano prevenute la piaga del caporalato e l’insorgere di conflitti tra persone disagiate”.
I 5 Stelle si piegheranno anche stavolta?
Inutile dire che l’appello di Bergoglio peserà sulla decisione finale del governo in merito alla richiesta della Bellanova, magari facendo passare la maxisanatoria degli irregolari con la formula del ministro dell’Interno di regolarizzare anche gli italiani che lavorano in nero. Così da poter rispondere a chi obietta di aver dato priorità agli immigrati in un momento così delicato per il Paese – messo in ginocchio dalla crisi economica scatenata dall’emergenza coronavirus – che la misura riguarda anche cittadini italiani. Una mossa che, con tanto di “benedizione” papale, potrebbe convincere anche i 5 Stelle, per adesso contrari a qualsiasi sanatoria (ma che in passato, pur di salvare la poltrona, si sono piegati a richieste in contrasto con le posizioni del Movimento). Le opposizioni dal canto loro annunciano battaglia “dentro e fuori il Parlamento” per impedire la “maxisanatoria dei clandestini”.
Adolfo Spezzaferro
4 comments
cesare deve fare quello che gli diciamo noi,visto che siamo noi che lo manteniamo,HAI CAPITO BERGOGLIO?
tu pensa alla tua chiesa,che sta andando a meretrici
da decenni….
Non sono capaci di zappare in africa ……
ed abbiamo ormai centinaia di migliaia di disoccupati grazie all’ INCAPACITA’ di GrulloCattoKom !!!!
Era molesto quando “campavamo” decentemente OGGI è da CONDANNA !
Satana t’ aspetta “gesuita” !
Quando licenziano Francesco? Non sarà mai troppo tardi visto che ogni giorno rovina sempre piu’ la chiesa di Cristo con le sue eresie
La cosa che veramente indigna di più è l’ipocrisia di una sinistra senza vergogna che, in anni passati ,ha stigmatizzato le dichiarazioni di altri pontefici, su questioni etiche varie,come inaccettabili ingerenze in uno stato laico ; adesso,invece, sono proni e danno ampio risalto(quasi fossero verità assolute) alle dichiarazioni del signor Bergoglio,in un periodo storico nel quale la Chiesa sta diventando sempre più intrusiva nelle questioni politiche del nostro paese.
Una delle poche difese che si possono adoperare contro una forza apertamente ostile agli interessi degli italiani(specie delle categorie più deboli) è quella di non dare più l’8×1000 alla chiesa cattolica,stando ben attenti ad indicare comunque qualcun altro(se non si indica nessuno,una pecentuale spetterebbe comunque loro). Trovo veramente incredibile che ci siano elettori della Lega o,comunque,di destra,che diano ancora soldi a questa istituzione la quale,oltretutto,non ha mai fatto mistero di disprezzarli.
Il boicottaggio della chiesa bergogliana è uno dei pochissimi spazi d’azione per poter nuocere a costoro.