Roma, 25 lug – Ad agitare le notti insonni degli attivisti Lgbt è nientemeno che Miss Italia. Questa volta ad attaccare il celebre concorso di bellezza femminile ci ha pensato Federico Barbarossa, un ragazzo trans nato donna ed esponente dell’associazione Mixed Lgbtqia+, che si è iscritto alla kermesse per polemizzare contro il regolamento che prevede la partecipazione unicamente di donne sin dalla nascita.
La protesta contro Miss Italia
Per Barbarossa Miss Italia sarebbe un “castello di carte costruito sulla biologia”. Il punto di partenza sono le dichiarazioni dell’organizzatrice del concorso, Patrizia Mirigliani. Quest’ultima aveva commentato in questo modo l’incoronazione a Miss Olanda di un trans nato uomo: “Ultimamente i concorsi di bellezza cercano di fare notizia usando anche delle strategie che secondo me sono un po’ assurde”. Insomma, gli ammiccamenti al mondo woke non sarebbero altro che tentativi di farsi pubblicità o di far parlare di sé. Ma la Mirigliani spiega di non voler seguire questa deriva: “Sin da quando è nato, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita”. In tutta risposta l’attivista trans si scalda: “Le parole di Patrizia Mirigliani mi hanno fatto incazzare”. Per poi proseguire: “Quando ho letto che erano ammesse solo ragazze ‘nate biologicamente donne’ mi ha fatto ridere il criterio del dato biologico, perché allora anche io sono nato donna”. Maledetta biologia. L’importante – argomenta Barbarossa – è come si appare e come ci si sente, non quella cosa vetusta che è appunto la biologia, tanto da chiedersi: “Se a me scarterebbero perché sono visibilmente un ragazzo, una ragazza trans verrebbe scartata perché non considerata donna: qual è il senso allora? ”.
“Il mio è un gesto politico”
Questa sorta di ultima ridotta del binarismo di genere e delle logiche patriarcali non che incontrare la disapprovazione di Barbarossa, che infatti confessa: “Non ne condivido i valori, ma siccome viviamo in un mondo in cui questi concorsi esistono e si rivolgono alle donne, ritengo debbano poter partecipare tutte le donne”. Per “tutte le donne” si intendono ovviamente anche coloro che invece sono nati uomini. Escluderli sarebbe addirittura contro la legge: “Quello che mi lascia basito è che la posizione di Miss Italia si pone addirittura al di sopra della legge italiana, che prevede per le persone trans la rettifica dei dati anagrafici, con il cambio dei documenti, fino al certificato di nascita”. Fino a chiedersi: “Se una donna trans si presenta a Miss Italia, con quali diritti e metodi vanno a indagare nella vita e nel corpo di una persona?”. Insomma, quello dell’attivista è un “gesto politico” che intende “portare alla luce l’ipocrisia di Mirigliani” e che afferma essere già un successo tanto da venire replicato da altri: “Sta accadendo quello che speravo, coinvolgere tante persone”.
Michele Iozzino
8 comments
Troppo spazio a questi malati bio… Tra pochi anni inizierà la colonizzazione di Marte… Assieme alle immondizie e alle scorie nucleari mandiamo su anche gli alieni.
Piu’ che altro servirebbe il gesto di un esorcista per queste persone senza anima e psiche , poi un buon lavoro di analisi e dopo un bel servizio militare e poi in Africa come missionari di fede Cristiana : dopo cio’ i loro spurghi mentali saranno solo un insignificante ricordo remoto….
Gli si dovrebbe consigliare di leggere il libro “C’est votre sexe qui fait la différence” di Claudine Junien, (professore emerito di genetica medica e membro corrispondente dell’Académie nationale de médecine francese, che spazza via la doxa di genere che vede le differenze tra i sessi come semplici costruzioni sociali. Spiega perché il sesso permea ciascuno dei nostri cromosomi, determinando differenze in termini di salute.)
In poche parole, come lei stessa definisce “…dai giocattoli di genere alle malattie cardiovascolari e alla dipendenza dal tabacco, la professoressa emerita esplora le diverse sfaccettature della differenza di genere e mostra fino a che punto essa sia plasmata dalla biologia. È un’illusione sostenere che possiamo “cambiare il nostro sesso”, sostiene l’autrice…”
Oltre a fare l’attivista, dovrebbe frequentare un corso di lingua italiana: ” se a me scarterebbero ” non è italiano! Se fossi/venissi scartato. Questo, in aggiunta al disagio cognitivo, è anche un ignorante. Altro che ” Miss Italia ” torni a scuola!
Feccia e basta
E’ un provocatore squinternato e come tale va trattato. Molto semplicemente.
Fatevene una ragione c’è chi nasce biologicamente uomo o donna è si sente uomo o donna è solo dall’unione di un uomo e una donna si può avere una figliazione naturale il resto è fuffa.
Anche io da domani sono Robespierre , ed il mio è un gesto carnevalesco …specchio riflesso?