Roma, 25 ago – Sono diverse migliaia i cittadini afghani già evacuati da Kabul, a bordo di aerei militari, atterrati nei Paesi europei. Infiltrati tra gli ex collaboratori delle ambasciate, sono già sbarcati diversi criminali e terroristi, spesso già espulsi dai Paesi europei o segnalati nelle liste dell’antiterrorismo. Il caos presso l’aeroporto della capitale dell’Afghanistan rende difficoltose le operazioni di identificazione degli afghani prima dell’imbarco sui voli militari occidentali.
Terroristi e criminali a bordo degli aerei partiti da Kabul
Come riporta il ministero della Difesa, in Italia, al 23 agosto, erano circa 3.350 i cittadini afghani messi in sicurezza, 2.247 (di cui 547 donne e 667 bambini) quelli già giunti in Italia e circa 1.300 quelli all’interno dell’aeroporto di Kabul in attesa di partire. All’inizio dell’evacuazione, secondo il colonnello del “Comando operativo Vertice Interforze” dell’esercito italiano Diego Giarrizzo, “Il numero di persone da evacuare era stato inizialmente stimato in diverse centinaia”. In Germania, lunedì scorso, il ministero dell’Interno aveva dichiarato che alcuni afghani, precedentemente rimpatriati perché avevano commesso gravi crimini, erano già tornati nel Paese sui voli militari di evacuazione. Un “numero basso a una sola cifra“, ha poi aggiunto un portavoce del ministero dell’Interno tedesco.
Sui voli francesi, già cinque afghani vicini ai talebani
In Francia, il 23 agosto, erano già cinque gli afghani, sbarcati dai voli militari di evacuazione, sottoposti a “misura individuale di controllo e sorveglianza amministrativa“. dalle autorità francesi per la loro vicinanza al movimento dei talebani. Come riportato dal ministro dell’Interno Gerald Darmanin, uno è “un cittadino afghano che aveva aiutato l’esfiltrazione dei francesi e di persone, che hanno lavorato per la Francia, durante l’evacuazione dell’ambasciata, in un momento incredibilmente teso”. Dopo qualche giorno, l’afghano era riuscito a fuggire dal residence di Noisy-le-Grand (Seine-Saint-Denis) dove era sottoposto a sorveglianza, sollevando l’indignazione degli esponenti dell’opposizione francese. Xavier Bertrand, candidato alle elezioni presidenziali, ha tuonato: “Il governo deve spiegare ai francesi cosa impedirebbe a questi individui di essere espulsi con assoluta urgenza. La legge deve adattarsi alle esigenze della nostra sicurezza. Non il contrario”.
Altri due uomini, come riportato da Le Figaro, avrebbero particolarmente catturato l’attenzione dei servizi di sorveglianza: si tratta di Nangialay S., nato nel 1995 a Logar, a un centinaio di chilometri da Kabul, e Ahmad M., nato nel 1991 nel capitale afghana. Secondo le ordinanze emesse dal ministero dell’Interno francese, Nangialay S. ha ammesso di essere un miliziano talebano, mentre Ahmad M. è stato segnalato perché a Kabul imbracciava un’arma in compagnia di altri talebani. Questi due, per i quali “vi sono seri motivi per ritenere che il loro comportamento costituisca una minaccia particolarmente grave per la sicurezza e l’ordine pubblico”, erano stati evacuati da Kabul. Insieme a altri due cittadini afghani anch’essi “segnalati per i loro legami con il movimento talebano”, con un’operazione avvenuta il 18 agosto scorso.
Afghani segnalati sulla “no-fly list” imbarcati sui voli britannici
Un alto funzionario del ministero dell’Interno britannico ha rivelato che almeno cinque persone, segnalati sulla “no-fly list” (lista in cui sono segnalati presunti terroristi), hanno tentato di lasciare l’Afghanistan sui voli militari del Regno Unito. Quattro sono stati fermati prima dell’imbarco, mentre uno è riuscito a raggiungere Birmingham. Lo stesso funzionario ha anche dichiarato che un altro individuo è stato intercettato a Francoforte e gli è stato impedito di continuare il suo viaggio verso il Regno Unito. Secondo i funzionari britannici, esiste un rischio reale che i miliziani dello Stato islamico cerchino di sfruttare il programma per evacuare gli ex collaboratori afghani per entrare nel Regno Unito. Inoltre, i funzionari britannici all’aeroporto di Kabul hanno avvertito di aver assistito ad un picco di documenti falsi mostrati dagli afghani prima dell’imbarco sui voli militari.
In seguito alla notizia trapelata sull’afghano arrivato a Birmingham nonostante fosse segnalato sulla “no-fly list”, il portavoce del ministero dell’Interno ha dichiarato: “Un individuo è stato segnalato al ministero dell’Interno come parte del rigoroso processo di controllo, che ha coinvolto la polizia e. i servizi di sicurezza. Tuttavia, dopo ulteriori indagini, non è una persona di interesse per le agenzie di sicurezza o per le Forze dell’ordine”. Tale dichiarazione però suggerisce il caos nell’identificazione degli individui all’aeroporto di Kabul, prima dell’imbarco sui voli militari. Questo soggetto avrebbe potuto rappresentare una minaccia alla sicurezza del Regno Unito, dopo lo sbarco a Birmingham. È ormai noto che, presso l’aeroporto afghano, siano presenti miliziani dello Stato Islamico, convogliati lì dopo la presa talebana di Kabul.
In Danimarca, un criminale afghano espulso è rientrato su un aereo militare
In Danimarca, su un volo militare, è arrivato un criminale afghano di 23 anni, membro della famigerata gang Loyal to Familia, che era stato espulso dal Paese nel luglio scorso dopo aver scontato una condanna di cinque anni per possesso di arma da fuoco. L’afghano è stato intercettato all’aeroporto di Copenaghen dopo essere sbarcato da uno dei voli di evacuazione da Kabul. Appena scoperto, è stato immediatamente arrestato. In tribunale ha detto di essere salito sull’aereo “per mettersi in salvo”, in seguito alla presa della capitale afghana da parte dei talebani.
La gang Loyal to Familia, fondata nel 2013 dal cittadino pakistano Shuaib Khan nei sobborghi di Copenaghen, era la più numerosa della Danimarca. E’ stata poi bollata come associazione criminale. Secondo la polizia, sarebbe stata coinvolta in almeno 63 episodi di sparatorie, che hanno provocato la morte di cinque persone e molti altri feriti.
Il Belgio avverte sulla minaccia terroristica
Come riporta il quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad, una e-mail della polizia belga ha rivelato che tra i profughi afghani che arriveranno in Belgio nel prossimo futuro, ci saranno anche trafficanti di esseri umani, estremisti, reclutatori e persone violente. Inoltre, secondo la polizia del Belgio, “Alcuni giovani afghani (già presenti nei centri di accoglienza del Paese, ndr) si stanno comportando in modo molto violento. Ci sono gruppi su Tiktok che incitano alla violenza. La cosa inquietante è che alcuni individui sono impegnati nel reclutamento religioso islamico e affermano di essere aderenti a un Islam rigoroso che sogna di essere introdotto in Belgio”.
Francesca Totolo
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