Sostengo da anni che la sinistra viva oramai in un mondo alieno, fuori dalla realtà: sono palesemente lontani dai problemi della gente comune e non hanno più idee. E questa macroscopica carenza di proposte politiche viene sostituita sempre più spesso dalla retorica, dall’odio e dalla mistificazione. L’elenco – presente e passato – sarebbe lungo: dalla necessità di accogliere tutti i clandestini che entrano nel nostro Paese, sino al pericolo fascista dietro l’angolo, ripetuto come un mantra all’avvicinarsi di ogni elezione, mentre il fascismo ha avuto il suo epilogo ad aprile del 1945. E il sipario si chiuse con una delle pagine più tristi e vergognose del nostro Paese: Piazzale Loreto.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di agosto 2021
La stupida ironia su Piazzale Loreto
Le immagini dei cadaveri vilipesi a testa in giù rappresenta il peccato originale dell’Italia repubblicana; peccato che ciclicamente e sempre più spesso il variegato mondo della sinistra rispolvera per attaccare chiunque non la pensi come loro. Anche io e alcuni dei miei parenti siamo stati sovente raffigurati a testa in giù. Ricordo, ad esempio, il simpatico Crozza. Nel corso di un suo programma, durante la mia campagna elettorale per le Europee, diceva che avrei usato una app: App-eso… Crozza forse pensava di far ridere.
Mentre, come ha scritto di recente Marcello Veneziani, «ci sarebbero tante ragioni per tacere, per affidarsi al silenzio e distogliere lo sguardo. Perché resta comunque una vergogna macabra per l’Italia e un peccato originale per la Repubblica. Perché significa tirar fuori il lato bestiale del nostro Paese e della guerra civile». Ieri era Craxi a essere disegnato a testa in giù da Forattini, ma le sue vignette non erano pregne d’odio. Oggi sì. E sono Salvini e Meloni – insieme ad altri rappresentanti della destra – i bersagli preferiti da attaccare. Raffigurarli a testa in giù, richiamare dopo più di 75 anni lo scempio di Piazzale Loreto, la violenza, il sangue, il vilipendio dei cadaveri resta per molti stolti la massima espressione di confronto e cultura politica. L’ultimo a caso a far scalpore è stato quello di…
1 commento
Certo, pure metaforicamente, si sono appesi loro e da laici ateo guidati, impossibilitati ad un esorcismo (comunque tentato), sono restati schiavi del loro male. Determinate falsità ed ipocrisie dal ’68 in poi si spiegano solo così.