Catania, 2 ott – «Ci stanno cancellando le parole di bocca, come se quando usiamo la parola “zingaro” noi a priori la volessimo utilizzare per dare un giudizio negativo. Per “negro” è la stessa cosa. Io sono calabrese e dico nigru. In dialetto calabrese u nigru è u nigru, non c’è altro modo per dire “negro”. Nessuno mi può impedire di usare questo termine». Parole e musica Nino Spirlì, vicepresidente (leghista) e assessore alla Cultura della Regione Calabria. Intervenuto a un dibattito organizzato dalla Lega a Catania, il vicegovernatore ha tenuto uno dei discorsi più politicamente scorretti degli ultimi dieci anni.
Dalla Calabria con furore
Il vice della governatrice Jole Santelli (Fi), ricevendo numerosi applausi, ha quindi proseguito: «Nessuno può venirmi a dire che non posso usare la parola “ricchione” perché è omofoba. Io lo dico e guai a chi mi vuole impedire di usare questa parola». Parole che suonano ancora più significative, dato che Spirlì è un omosessuale dichiarato. E ancora: «Siamo nell’era della grande menzogna. Ci sono bruttissime lobby e quella a cui avrei dovuto appartenere io è la peggiore: la lobby frocia. Questi son capaci di prendere la Bibbia e bruciarla». E poi ribadisce: «Io userò le parole “negro” e “frocio” finché campo». Il vicepresidente della Calabria, che si definisce «omosessuale a tempo perso e cattolico praticante», ha infine mostrato un rosario dicendo: «È uno strumento, è un’arma, usiamolo!».
Il video
Vittoria Fiore
5 comments
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
Vale anche per me…, abbiano il coraggio di cancellare diplomi, lauree, qualsivoglia titolo, conseguiti con l’ utilizzo di termini che oggi vogliono aborrire! Vien giù tutto! Coraggio…, merdosi!
Sono d’accordo con te “Crociato”
Concordo … non lasciamogliela passare
[…] termini, come “ricchione”, “negro” e “zingaro”, parlando anche di “lobby frocia”, durante un convegno della Lega a Catania, venerdì scorso. “Io sto solo dicendo che ci sono parole che vanno tutte quante tutelate, usarle è a discrezione […]