Roma, 2 giu – Ormai la tesi è sdoganata e, anzi, sta conquistando un consenso sempre maggiore: il Covid non ha avuto origine naturale, ma è un prodotto – probabilmente accidentale – del famigerato laboratorio di Wuhan. Adesso, infatti, stanno fioccando dozzine di studi che confermano la pista del virus artificiale, ma nella primavera del 2020, ad avanzare questa ipotesi (seppur in maniera circospetta), ci si beccava come minimo l’accusa di complottismo e diffusione di fake news. E lo stesso è stato per Donald Trump, che è stato trattato dai media in maniera completamente diversa da Joe Biden, che ora ha chiesto all’intelligence statunitense di indagare sull’origine del Covid.
Rampini affossa la stampa allineata
A puntare il dito contro questo comportamento sconsiderato dei media mainstream ci ha pensato, tra gli altri, Federico Rampini. L’inviato di Repubblica, infatti, non le ha mandate a dire ai suoi colleghi, parlando anzi di una «brutta pagina nella storia del giornalismo». Ospite in collegamento a Cartabianca, Rampini ha smascherato la politica dei due pesi e delle due misure portata avanti dai media sull’origine del Covid: «Il sospetto che il virus sia nato in laboratorio venne avanzato da Trump un anno e mezzo fa e in quel momento tutti, a partire dai media, presero le distanze da lui. Oggi viene ripresa la stessa pista senza che ci siano elementi sostanzialmente nuovi», spiega il giornalista di Repubblica.
Trump, i media e l’origine del Covid
Inoltre, Rampini cita un editoriale di Bret Stephens, pubblicato sul New York Times, che suona come un impietoso mea culpa: «Eravamo in campagna elettorale e sull’origine del Covid non siamo stati onesti», è la parafrasi che ne fa lo stesso Rampini. Che poi getta luce anche sul comportamento poco trasparente di molti scienziati americani, che proprio al laboratorio di Wuhan avevano lavorato. Insomma, per mesi e mesi i media mainstream hanno condotto una campagna vergognosa contro tutti coloro che ipotizzavano un’origine artificiale del Covid. Di più: chiedevano e ottenevano unità anti-bufale per colpire gli organi di informazione non allineati. E invece, a quanto pare, i bufalari erano proprio loro.
Il video
Elena Sempione
3 comments
Federico, ho capitoooo………
Il tuo libro non me lo compro.
Ma un le’è miha un condor pasa, l’è il gallinaccio Rampini, maremma maiala. (semicit.)
Vabbeh Primato si sapeva da due anni, chi segue sul web i giornali on line tipo Infowars e PrisonPlanet lo sa da 10 anni che è sempre “robba loro” , certo se voi e gli utenti itagliani cercano risposte nei media mainstream falsi come la moneta da 7 euro …ah beh! Stamo freschi! di certo , di rampini nun ce ne po frega’ de meno , oddio per quanto mejo lui che la canottiera della 7 e il suo circolo di bildeberghiani!