Roma, 11 nov – Per chi non lo conoscesse, Achille Lollo è un ex terrorista italiano degli anni settanta, militante del movimento Potere Operaio e condannato a 18 anni per la strage di Primavalle, l’incendio della casa della famiglia Mattei – rea di annoverare fra le sue fila il padre, responsabile di sezione del Movimento Sociale – costata la vita ai due figli Virgilio e Stefano, 22 e 8 anni rispettivamente, arsi vivi nel rogo. Degli anni di reclusione comminati, il figlio dell’alta borghesia romana non ne ha scontato nemmeno uno, dato che si rese latitante all’estero.
Vagando fra Svezia, Angola e Brasile arrivò il 2005, quando la corte d’appello di Roma dichiarò prescritta la sentenza. Serviranno però altri 6 anni per vederlo rientrare in Italia, dove risiede stabilmente dal 2011. E dove, grazie alla sedicente rivoluzione del Movimento Cinque Stelle, ha trovato una nuova occupazione. Achille Lollo compare infatti fra le firme de l’Antidiplomatico, giornale online vicino ai pentastellati. Circostanza che ha scatenato la reazione dei Mattei: “Anche quando si rifugiò in Angola collaborò con le tv, oggi purtroppo lo fa da uomo libero”, hanno dichiarato i famigliari delle vittime al Messaggero.
Non è d’altronde la prima volta che i Cinque Stelle si interfacciano in maniera più o meno ambigua rispetto agli anni di piombo. Nota a tutti è la stretta relazione che legava i grillini con Dario Fo, protagonista in negativo di quegli anni e, assieme alla moglie, indirettamente coinvolto proprio nel rogo di Primavalle e proprio in aiuto alla fuga di Lollo: “Ti ho inserito nel Soccorso rosso militante. Riceverai denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo” si può leggere nella tristemente nota lettera inviata da Franca Rame all’assassino, mentre organizzava la sua latitanza.
Nicola Mattei