Roma, 15 feb – Giorgia Meloni dà il via all’opposizione al governo targato Mario Draghi. E lo fa attaccando a gamba tesa sulla natura stessa del nuovo esecutivo, sostenuto da (quasi) tutti. “E’ la morte della democrazia”, tuona il leader di Fratelli d’Italia.
“Questa è la morte della democrazia”
“Per quanto ci riguarda, ci auguriamo che le elezioni arrivino prima possibile e l’Italia cessi di essere una democrazia sospesa in cui i partiti, tacciati di aver fallito, accolgono come salvatori premier tecnici non eletti. Questa è la morte della democrazia. Ed è un’anomalia solo italiana, come ha ben sottolineato l’Economist”. Tuona la Meloni, interpellata da Affari Italiani.
“Ho letto Massimo Cacciari, non certo un pericoloso sovranista – afferma ancora il presidente di FdI – dire che se diamo ai cittadini il messaggio che nei momenti di emergenza la politica non è in grado di assumersi le proprie responsabilità, smetteranno di credere nella democrazia. E dire che le grandi riforme di cui tutti si riempiono la bocca non le hanno mai fatte i tecnici ma le possono fare soltanto maggioranze omogenee e coese. Sono d’accordo con lui”.
Meloni: “Governo ammucchiata, a trazione Pd”
Oltretutto secondo la Meloni quello guidato da Draghi non è altro che “un governo ammucchiata che faticherà moltissimo a dare le risposte che gli italiani attendono, come stiamo già vedendo in queste ore”. Secondo il leader di FdI si tratta poi di “un governo che nasce a trazione Pd, sia con i ministri politici chiamati a rappresentare le varie correnti Dem, sia con molti di quelli ‘tecnici’ che vengono da sinistra. Altro che ‘governo dei migliori’…”. La Meloni ha dunque intenzione di restare all’opposizione, evitando però le barricate su tutto. Anzi, avanzando una serie di proposte al nuovo esecutivo sulle quali “Fratelli d’Italia c’è e ci sarà con le sue proposte”.
Sta di fatto che secondo il leader di FdI “in democrazia i governi in cui tutti stanno in maggioranza dovrebbero preoccupare.. e invece qui tutti festeggiano, facendo a gara a salire sul carro di Draghi senza nemmeno conoscere programma e intendimenti”. Inoltre “per ora conosciamo solo la lista dei ministri e francamente ci aspettavamo di più. Anche per questo proporrò alla Direzione Nazionale di FdI di votare No alla fiducia”.
Alessandro Della Guglia