Roma, 3 feb – Sull’utero in affitto hanno ragione quelli del Family Day. A dirlo non è un alto prelato o un giornalista reazionario, ma Giuseppe Vacca: ex deputato del Pci, filosofo marxista, presidente della Fondazione istituto Gramsci. In un’intervista al Corriere della Sera, il pensatore rosso spiega che “definire il Family Day reazionario è assolutamente improprio. Su come regolare le questioni della vita non si può applicare la coppia progresso-reazione. Quella folla esprime un modo di vedere la famiglia che appartiene a una vasta parte della società italiana”. Non è un punto di vista assurdo, per un marxista, dato che in quel filone di pensiero i cosiddetti “diritti individuali” sono sempre stati considerati – Marx docet – diritti borghesi, figli del capitalismo.
Vacca, ovviamente, non sposa in toto la visione dei manifestanti del Circo Massimo: “Io penso che sia un bene che la legge sulle unioni civili passi. Ma si deve risolvere il nodo della stepchild adoption: trovo fondate le osservazioni di chi dice che può essere un modo surrettizio per introdurre la maternità surrogata, l’utero in affitto”. Alla domanda se abbiano quindi ragione i manifestanti del Family Day, l’ex deputato comunista replica: “Sul punto sì, il problema c’è”. Non si capisce, del resto, come chi ha sempre contestato che venissero trasformate in merce le braccia degli operai ora possa considerare una conquista sociale la mercificazione dell’utero.
Pur ribadendo che “è necessario riconoscere le unioni civili”, Vacca spiega che la sinistra sbaglia a parlare solo di diritti civili: “La sinistra subisce una deriva nichilista, in termini marxisti la definiremmo spontaneista, non è più capace di grandi visioni sul mondo, dalle guerre ai conflitti economici. Assolve mediamente i suoi compiti nazionali, ma sui grandi scenari mostra un impoverimento culturale che genera analisi povere”.
Giuliano Lebelli
2 comments
una rondine non fa primavera.
Diciamo che l’annichilimento della sinistra è venuto ben prima del’utero in affitto. Esattamente quando i marxisti invece di mettere in discussione la famiglia patriarcale, hanno perseguitato gli omosessuali come è successo nell’URSS. Oggi gli omosessuali senza diritto di adottare e senza speranza di un cambiamento, cedono all’utero in affitto. Se la sinistra avesse preso con più coerenza e responsabilità il discorso dell’emancipazione omosessuale, oggi non avremo di questi problemi a cui pensare.