Roma, 12 nov – Giancarlo Giorgetti propone alla maggioranza giallofucsia una sorta di Costituente sulla legge elettorale (e non solo). “Cambiamo insieme le regole del gioco“, dice il Gianni Letta della Lega. E tra i primissimi a reagire positivamente alla proposta (per la grande gioia – si fa per dire – di Pd e M5S) c’è il leader di Italia Viva Matteo Renzi. La mossa di Giorgetti arriva in vista della riunione dei giallofucsia sulla legge elettorale fissata per domani (salvo rinvii dell’ultimo momento). Il problema principale della maggioranza è trovare un accordo. In questa ottica, l’apertura di Giorgetti e la reazione positiva di Renzi gettano scompiglio tra i giallofucsia.
La proposta dell’ex sottosegretario: “Legge elettorale per dare la possibilità a chi governa di decidere”
Giorgetti in sostanza propone di dar vita a un tavolo comune sulle riforme: “Interesse dell’Italia è che questo governo non vada avanti così, ci si mette d’accordo per cambiare le 4-5 cose necessarie, magari anche la legge elettorale per dare la possibilità a chi governa di decidere”. L’ex sottosegretario non ci gira intorno: “All’orizzonte ci sono tre anni di immobilismo per impedire a Salvini di andare al potere. E questo non ce lo possiamo permettere, anche se noi prenderemo volentieri i consensi che ci arriveranno per disgusto“. La proposta di Giorgetti piace anche al sindaco di Milano Beppe Sala. Le parole dell’ex sottosegretario leghista, però, come abbiamo detto, per adesso non vengono accolte a braccia aperte dal governo (soprattutto sul fronte dei 5 Stelle). “Sarò felice di ascoltare le proposte di Giorgetti”, osserva il ministro pentastellato Federico d’Incà, ma “quello di cui ha bisogno il Paese oggi è la stabilità”, che – manco a dirlo – può essere garantita soltanto dai giallofucsia. Giorgetti, dal canto suo, precisa subito di non aver condiviso l’idea con il proprio leader: “Dico semplicemente, non autorizzato da Matteo Salvini, che in questo momento parlerei con gli altri partiti, dicendo ‘scusate, ma sediamoci a un tavolo per cambiare il gioco e per dare un governo decente a questo Paese'”. La posizione ufficiale della Lega in merito è nota: elezioni anticipate. Ma non solo, a ben vedere. C’è infatti la proposta di referendum e comunque una preferenza per il sistema maggioritario. In merito lo stesso Giorgetti è categorico: “Se si fa una legge elettorale proporzionale questo Paese è spacciato“.
Sala e Renzi aprono alla proposta del leghista
Per il primo cittadino di Milano “il nostro Paese merita una stagione di riforme: senza riforme radicali non si va da nessuna parte“. Quindi, “credo che la proposta di Giorgetti possa aver senso”, dice Sala, ricordando poi che dopo il voto in Emilia Romagna, il governo e la maggioranza non potranno non prendere atto dell’indicazione degli elettori. Ma è soprattutto Renzi ad aprire subito all’idea del leghista: “Oggi Giorgetti lancia l’idea di scrivere tutti insieme le regole del gioco. Mi sembra una proposta saggia e intelligente. Italia Viva c’è“, scrive su Twitter l’ex premier. Sul fronte dei dem, il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, rilancia: “A Giorgetti proporrei intanto di iniziare a discutere di legge elettorale. Il Pd ha sempre sostenuto che più è ampia la condivisione sul sistema elettorale e meglio è. Per quanto mi riguarda, approvare un testo con il concorso anche della Lega sarebbe un’ottima cosa”.
E Salvini che ne pensa? “Sono impegnato in temi molto più concreti”
E’ davvero poco credibile che Giorgetti si sia mosso non di concerto con il suo leader. Eppure, dal canto suo (è il gioco delle parti), Matteo Salvini chiarisce: “Sono impegnato in temi molto più concreti. La proposta di Giorgetti può essere interessante in prospettiva, però incontrando gli italiani, dalla Calabria alla Romagna, mi chiedono meno tasse meno e meno burocrazia. Quindi me ne occuperò più avanti“.
Adolfo Spezzaferro