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“Jihadisti in Italia nascosti tra i clandestini”: ecco il grave pericolo denunciato da un generale

by Alberto Celletti
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Roma, 11 lug – Jihadisti infiltrati negli ormai numerosissimi sbarchi di clandestini sulle coste italiane. È l’allarme di un generale, Pasquale Angelosanto, riportato dal Giornale.

Jihadisti tra i clandestini? Cosa ha detto il generale Angelosanto

Che l’immigrazione di massa (clandestina come regolare) porti a problemi enormi sia in termini socioeconomici che di banalissima omogeneità della comunità che la subisce non è certamente una scoperta. Gli allarmi sul fronte sicurezza, però, pure si sono moltiplicati in questi anni. In particolare, lo scorso decennio è stato scandito anche da numerosi attentati terroristici in giro per l’Europa. Attentati che fino ad oggi hanno risparmiato in modo particolare un’Italia che però, insistendo così tanto sull’accoglienza indiscriminata, potrebbe essere meno fortunata in futuro. I “jihadisti clandestini” potrebbero diventare un rischiio enorme per il Paese negli anni a venire. A pensarlo è il comandante del ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto, che nel corso di un convegno in Senato sull’immigrazione irregolare ha lanciato un vero e proprio allarme di sicurezza, nazionale come continentale. Il militare ha infatti compiuto un’analisi molto dettagliata sull’argomento, affermando che “”la sicurezza nazionale oggi deve fare i conti con organizzazioni criminali transnazionali, strutture complesse radicate in più Stati e composte da persone di diversa nazionalità che sfruttano le vittime costrette a prostituirsi, a delinquere, al lavoro nero”.

L’importanza del parere del militare

Il comandante dei Ros ha un’esperienza nutrita della materia, e le sue riflessioni sono il frutto di informazioni da lui ottenute nel corso degli anni. Di conseguenza il suo parere ha una certa rilevanza, soprattutto quando analizza nei dettagli le organizzazioniche gestiscono il trafffico degli esseri umani: “Hanno un modello criminale fluido, duttile e flessibile. Tutti gli interventi repressivi non rallentano il fenomeno perché è facilmente replicabile la struttura organizzativa”, spiega, aggiungendo che “operano con il benestare delle mafie, che danno loro il permesso di agire”. L’allarme di Angelosanto è quindi chiarissimo: “Hanno le mani sull’accoglienza dei migranti ed è concreto il rischio, i casi sono noti, che i jihadisti possano entrare in Italia confusi tra i migranti: nel tempo abbiamo avuto casi di radicalizzati arrivati proprio utilizzando le rotte dei migranti”.

Alberto Celletti

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Germano 11 Luglio 2023 - 8:25

WOW ! Menomale la denuncia del generale…chi poteva imaginare no ? Io pensavo arrivassero con Lufthansa nella Terminale VIP

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