Roma, 1 giu – Monsignor Galantino torna all’attacco e il terreno di scontro è sempre lo stesso: l’accoglienza degli immigrati. Il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, in una lunga intervista a Repubblica, contesta la decisione del governo di creare gli “hotspot” in mare per identificare gli immigrati. “L’hotspot è una riedizione in brutta copia dei luoghi di trattenimento di persone”, ha spiegato Galantino. “Le Organizzazioni internazionali a tutela dei diritti umani, come anche la Fondazione Migrantes e la Caritas Italiana, hanno già ricordato che i migranti salvati in mare hanno il diritto, sulla base di una storia personale e non di una lista di cosiddetti “paesi sicuri”, di presentare domanda d’asilo e al ricorso se una domanda non venisse accolta”. Detto in parole povere tutti gli immigrati hanno diritto all’accoglienza, a fare domanda di asilo e a fare tutti i ricorsi possibili nel caso questa domanda non venisse accolta. Dunque lo stazionamento per anni di giovani africani nullafacenti all’interno dei centri di accoglienza a spese dei cittadini, passati tra un ricorso e l’altro, sono un modello da preservare per il segretario dei vescovi italiani. Una posizione comprensibile, visto che l’accoglienza degli immigrati (e i fondi ad essa destinata), è gestita per una buona parte da associazioni e cooperative cattoliche.
Monsignor Galantino non è nuovo a questo tipo di ingerenze rispetto alla politica italiana, soprattutto in tema di immigrazione. L’estate scorsa infatti fu protagonista di una dura polemica con Salvini, apostrofato dal monsignore come “un piazzista da quattro soldi” che “speculava sui migranti”. Il leader del Carroccio dal canto suo lo definì un “vescovo comunista”. Il segretario della Cei ha anche commentato la polemica sorta a Ventimiglia tra il parroco che ha deciso di aprire le porte della chiesa agli immigrati e la Lega Nord, ribadendo di stare “ovviamente dalla parte della del vescovo, come delle diocesi, delle parrocchie, degli istituti religiosi che – aderendo all’appello del Papa del 6 settembre scorso – hanno messo a disposizione oltre 2mila strutture per ospitare più di 23mila richiedenti asilo e rifugiati, quasi 5mila dei quali solo grazie ai contributi dei fedeli”. Oltre a contestare l’azione del governo italiano e a rivendicare quanto fatto dalla chiesa per l’accoglienza degli immigrati, Galantino è intervenuto anche sulla politica europea: “”L’accoglienza dei richiedenti asilo dev’essere strutturata in tutti i 28 Paesi europei. Non si possono, infatti, salvare le persone e poi non offrirgli una possibilità di futuro. Una seconda azione concreta rimane quella di organizzare ‘corridoi umanitari’. In questo modo si eviterebbe anche la crescita di una tratta di esseri umani oggi gestita da mafie e da terrorismo. Una terza azione concreta riguarda la possibilità di offrire un permesso diprotezione umanitaria a tutti i migranti ospitati in strutture da oltre un anno e che oggi costituiscono un popolo che si allarga sempre più”.
Dunque non solo gli stati europei dovrebbero garantire l’accoglienza a tutti i costi e a tutti gli immigrati dentro i propri confini, ma dovrebbero occuparsi anche di andare a creare corridoi umanitari e gestire direttamente il flusso migratorio e consentire così un accesso agevolato. Alle critiche di Galantino ha risposto il ministro dell’Interno Alfano: “Capisco le parole di monsignor Galantino che fa il vescovo, io però faccio il ministro dell’Interno e ho il dovere di far rispettare le leggi: abbiamo un grande cuore ma non possiamo accogliere tutti”. Alle parole misurate di Alfano hanno fatto invece eco quelle di Salvini, che con il segretario della Cei ha il dente avvelenato dopo le polemiche della scorsa estate: “Monsignor Galantino è complice degli scafisti, nemico degli italiani e dei rifugiati veri”. Aspettiamo ora con ansia l’ulteriore risposta di monsignor Galantino, ormai assurto al ruolo di pasdaran dell’accoglienza a tutti i costi.
Davide Di Stefano
9 comments
Credo che questa specie di cupio dissolvi che pervade certi preti sia una forma sublimata di froceria passiva, talmente passiva da sconfinare nel masochismo. Ne concludo che, se questi preti si facessero inculare di più e parlassero di meno, ne avremmo tutti un grande vantaggio, loro e noi.
Galantino è un pazzo pericoloso, e l’odio anti nazionale del clero è RIBUTTANTE. Da credente, non mi considero più cattolico, e comunque trovo incredibile anch’io il cupio dissolvi di cui parla Martino. Vogliono sostiturci con mussulmani ed animisti. Sono francamente folli. Non diamo un centesimo a questi figuri !!!
Secondo me, o è anche lui colluso con gli introiti derivanti da questo nuovo commercio di schiavi in versione XXI Secolo; oppure, si tratta davvero del classico porporato completamente avulso tanto dalla realtà quanto dai problemi (reali) di quelle persone di cui lui, nella sua (falsa) autorità dovrebbe essere pastore e guida.
O è un altro immenso ipocrita alla Odevaine & C. , oppure è l’ ennesimo rappresentante di quella corrente (pseudo) culturale di perbenisti al caviale, che tanti danni sta producendo alla gente comune (e vera).
andrò a votare il partito che metterà nel programma l’abrogazione del concordato fascista e l’espulsione del papa.
Purtroppo è l’ultimo tentativo di convertire della gente dal momento che c’è estrema carenza di credenti, visto quello che è diventato lo spirito religioso dell’europeo medio… e dato che i mussulmani sono di coccio, come chiunque abbia una fede salda (di certo ringrazieranno Allah in ultimo per l’accoglienza ricevuta, come d’altronde è legittimo che sia), falliranno pure… che tristezza.
L’autorità temporale è stata tolta alla Chiesa di Pietro dai Savoia.
Quella spirituale se la stanno togliendo da soli con il dialogo con il mondo.
Poiché non credono più in Gesù Cristo, costoro si stanno chiamando la punizione che si meritano.
Poi hanno i coraggio di venire dai noi Ortodossi a parlare di ecumenismo. Tutta gente rozza.
Mi dispiace per il vostro San Padre Pio che aveva avvertito a suo tempo la Gerarchia di non dialogare col marxismo perché questo avrebbe aperto la porta ad altri dialoghi.
Scisma in arrivo nella Chiesa Cattolica che ha perseguitato i suoi Santi.
Cordialità
Diacono Martino
Ai vescovi tocca tutto, anche Dio ma non i quattrini e quelli che stanno facendo con l’immigrazione sono incalcolabili.
Ora, qual è il dio preposto ai Cristiani? Essi, osserva Giuliano, dopo aver ammesso che vi fosse un dio che si prendeva unicamente cura degli Ebrei, per bocca di Paolo sostengono che quello è «dio non solo degli Ebrei ma di tutte le genti», e hanno così fatto di un dio etnico il Dio dell’universo per indurre i Greci ad aggregarsi a loro.
Invece i Cristiani non rappresentano nessuna etnia: essi «non sono né Ebrei né Greci, ma appartengono all’eresia galilea».
– Onore all’Imperatore Flavio Claudio Giuliano (l’Apostata, per i galilei) –
Nessun 8 per mille a questa banda di infami guidati dal gesuita argentino, sono credente e cattolico ma penso sempre di più che con Francesco da Buons Aires, la chiesa (minuscola voluta) abbia aderito totalmente al progetto mondialista. Infine trovo vomitevole questo ecumenismo totale,sopratutto verso l’Islam ed i suoi barbuti rappresentanti. Sorrisi bei discorsi ma nessuna richiesta di “scomunica” del salafismo whabbita, ne una presa di posizione netta ed inequivocabile sulle ingerenze degli stessi nel caos indotto dai Paesi Sunniti. Apprezzo molto l’intervento del Diacono Martino, sto scoprendo in questi giorni,spinto dal disgusto per le esternazioni dei vertici ecclesiali,le origini ed il perchè dello Scisma d’oriente e cerco di documentarmi. Chissa’ conoscere è il primo passo….