Roma, 15 set – E’ scattata questa mattina la protesta degli studenti superiori in decine e decine di città italiane i quali, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, hanno deciso di organizzare una serie di sit-in in tutto lo Stivale. L’idea è stata partorita dal Blocco Studentesco che, attraverso i suoi militanti, ha deciso di urlare a gran voce la propria contrarietà al disegno “Buona Scuola” di Matteo Renzi, descritto attraverso striscioni e volantini come un pagliaccio.
Secondo gli attivisti del movimento giovanile, all’interno del progetto renziano emergerebbe ancora una volta la volontà di finanziare gli istituti privati, mentre per le scuole pubbliche soltanto la capacità di andare a ricercare finanziamenti da parte di “sponsor”. Tutto questo porterebbe alla nascita dell’ormai già famosa figura del “preside-manager”, il quale, secondo il Blocco Studentesco sarà costretto a creare un piano d’offerta formativo vincolato.
“In un paese in cui il 45% delle scuole in cui oggi iniziano le lezioni non rispetta le norme sull’edilizia, in cui da anni mancano i fondi per sviluppare l’offerta formativa, in cui la percentuale di abbandono scolastico ha toccato il 20% superando la media europea non possiamo tollerare che la riforma della scuola venga fatta passare come il fiore all’occhiello del governo Renzi”, si legge in una nota del movimento. Effettivamente il piano di Renzi sembrerebbe davvero un disastro annunciato. I dati nel rapporto “Save the Children” presentato ieri in occasione della campagna “Illuminiamo il futuro” fornirebbero un quadro davvero desolante della situazione scolastica ed educativa dei bambini italiani.
A Roma i giovani studenti dell’area non conforme hanno addirittura manifestato all’ingresso della sede del Ministero della pubblica istruzione con striscioni, fumogeni e cori. Ognuno dei manifestanti indossava la maschera di Renzi e una parrucca da pagliaccio, proprio per sottolineare il messaggio che questi ragazzi vogliono far arrivare direttamente all’interno del palazzo che possiede più di ogni altro luogo istituzionale la responsabilità oggettiva del futuro del nostro popolo. Ma negli ultimi anni, oltre che a distruggere tutto quello che è stato fatto in passato dalla Riforma Gentile, non è stato fatto altro.
Mauro Pecchia
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