Roma, 13 ago – Posizione pilatesca, totale confusione o un mix di indecisionismo? Sta di fatto che sul green pass Virginia Raggi non sa (o non vuole) rispondere. Dice di non essere favorevole né contraria, il che suona come il grande Boh di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti. “C’è un delicatissimo equilibrio tra le ragioni mediche e gli interessi degli imprenditori. Non mi sento di dire se sono favorevole o meno al Green pass a scuola – ha detto il sindaco di Roma durante la trasmissione In Onda su LA7 – facciamo parlare i medici”.
Green pass, se la Raggi non sa rispondere
Ora, se a parlare fosse un qualunque cittadino italiano, la mancata presa di posizione sarebbe legittima. Il problema è che la Raggi è al momento il primo cittadino della capitale italiana e dunque uno degli esponenti più in vista di un movimento politico che fa parte della maggioranza di governo. La stessa compagine che oltretutto ha contribuito ad approvare tutte le restrizioni, prima imposte dall’esecutivo Conte bis e poi da quello attuale guidato da Mario Draghi. E’ sempre il M5S ad avere il maggior numero di parlamentari, in virtù della percentuale ottenuta alle elezioni politiche del 2018. Ed è ancora il M5S a controllare importanti ministeri. Fischiettare lavandosene le mani non può essere quindi accettabile da parte di un esponente grillino, sul green pass come su qualunque altra questione che incide sulla vita degli italiani.
Non solo gaffe
Certo, la Raggi ci ha abituato a mirabolanti gaffe, figuracce, ossessioni di sgomberi, uscite fantozziane, malgoverno, straordinaria efficacia nel risultare inadeguata all’importante ruolo che ricopre. Mancava però la ciliegina sulla torta, traducibile con assenza della benché minima capacità analitica. Non resta a questo punto che attenderete due mesi e poco più, a quel punto quasi ci mancheranno le sparate della gentil Virginia. In fondo la comicità è stata l’unica peculiarità rasserenante della “sindachessa”.
Alessandro Della Guglia
1 commento
È contrarevole.