Roma, 9 dic – Può cadere il governo, può venire la troika, può arrivare persino l’Isis, ma Laura Boldrini ha solo una cosa in testa: le desinenze al femminile. Ovviamente la sua fissa crea una serie di equivoci surreali. Da lunedì, per esempio, verrà imposta la declinazione al femminile per tutte le cariche dei dipendenti della Camera. Una mossa che ha trovato l’opposizione delle donne segretario parlamentare, che in questo modo diventeranno delle “segretarie”. Non è esattamente la stessa cosa, e loro glielo hanno fatto notare. “Non appare superfluo ricordare – hanno scritto alla Boldrini – che la denominazione al maschile del termine scaturisce da rivendicazioni sindacali volte a superare una concezione riduttiva di una professionalità che, fino ad allora, veniva associata alla funzione di ‘persona tuttofare’”.
Al Corriere della Sera, una di loro ha spiegato: “Ci sembra un passo indietro, che non tiene conto dei progressi della società. È una decisione solo formale, mentre è la sostanza che conta”. Sembra inoltre che il presidente della Camera abbia deciso di non passare dall’Ufficio di presidenza per evitare uno scontro con i grillini. E così ha fatto tutto da sola, disponendo la sostituzione dei badge. “Nella certezza che tale provvedimento non trovi il consenso di molte colleghe” i sindacati di categoria vogliono che prima di cambiare la declinazione di genere delle loro mansioni ci sia una consultazione interna: “Il rispetto della parità di genere non può comportare l’imposizione della declinazione al femminile della professionalità in presenza di una diversa volontà della lavoratrice”.
Roberto Derta
3 comments
Cogliona pezza di merda.
non ho i titoli accademici per affermare quello che penso….cioè che questa Boldrini appare psicologicamente disturbata. In ogni caso questa serie di personaggi caricaturali (Bregoglio – o come diavolo si chiama- tra questi) sono stati in questo difficile periodo storico la più nefanda scelta possibile.
Vorrei far notare alla Sbrodolini che ci sono molte professioni con desinenza femminile che svolgono tanti uomini, come ad esempio dentista, pediatra, oculista, farmacista ecc. Gli uomini che svolgono queste professioni non credo vogliano farsi chiamare infermiero,dentisto, pediatro ecc.. Ci vuole un poco di buon senso e di conoscenza della storia della lingua italiana, quello che non ha lei.