Roma, 1 nov – Inizia oggi, venerdì primo novembre, la precompilazione dei moduli di richiesta di nulla osta per l’occupazione dei lavoratori stranieri in Italia. Come previsto dal decreto flussi è stata introdotta questa nuova modalità di precompilazione al fine di evitare il congestionamento della piattaforma durante i cosiddetti click day. Il primo slot è appunto compreso tra la data odierna e il 30 novembre 2024, rispettivamente per le domande del 5, 7 e 12 febbraio del prossimo anno.
Immigrazione, previsti 181.000 ingressi…
Le cui quote di ingresso autorizzate, lo ricordiamo, ammontano a 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 110.000 per quello stagionale e 730 per lavoro autonomo. Riprende così anche per l’anno 2025 il tragico fenomeno dell’immigrazione di massa legalizzata destinata a condannare economicamente, oltre che socialmente e culturalmente, la nostra Nazione.
Mentre, infatti, il popolo italiano attraversa una profonda crisi occupazionale, il focus del governo (eletto a seguito di una campagna elettorale incentrata sul blocco navale) è quello di importare manodopera non specializzata a basso costo. Finalizzata quindi ad alimentare un fenomeno come quello della deflazione salariale che da anni imperversa nel Paese con il benestare di una certa classe imprenditoriale. Piuttosto che a creare, attraverso politiche occupazionali volte al pieno impiego, degli effettivi posti di lavoro sul territorio per i milioni di cittadini italiani ad oggi disoccupati.
Il decreto flussi? Un voltafaccia all’elettorato
Ma oltre ad essere dunque una vera e propria follia macroeconomica si tratta anche a tutti gli effetti di un enorme voltafaccia verso l’intero elettorato. Base votante evidentemente stufa di una certa politica migratoria perseguita in tempi recenti, più o meno attivamente, dai nostri governi. Invece di fermare quella che è una vera e propria invasione di massa da parte di immigrati irregolari si è deciso, semplicemente, di regolarizzarli.
Tutto questo può apparire paradossale. In realtà non dovrebbe affatto sorprendere i più attenti osservatori di una certa destra economica, repubblicana, atlantista o occidentalista che dir si voglia. Il cui problema non pare essere l’immigrazione in sé, ma solo quella irregolare. Ed è secondo questo esatto pensiero che è stato concepito il decreto flussi. Un programma volto a ridurre i flussi di immigrati irregolari aumentando però proporzionalmente al contempo quelli regolari.
Davide Guastalla