Roma, 8 mag – La controproposta della “destra” al Ddl Zan fa discutere. Infatti, il centrodestra di governo, ossia Forza Italia e Lega, ha ritenuto opportuno accodarsi alla sinistra nella staffetta su chi su occupa con maggior entusiasmo della cosiddetta minoranza omosessuale. I due partiti hanno di fatto proposto un loro disegno di legge riguardante la repressione delle condotte violente con gli altri per motivi legati al sesso o all’orientamento sessuale.
Ddl Zan: la “controproposta” del centrodestra
Nello specifico, il Ddl si innesta in tre articoli del codice penale: il 61, il 69 e il 69 bis. La parte della proposta che sta facendo discutere, e che difatti ne rappresenta il fulcro, è il suo primo articolo. Il quale recita così: “All’articolo 61 primo comma del codice penale, dopo il n. 1), è aggiunto il seguente: l’aver agito in ragione dell’origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, disabilità nonché nei confronti dei soggetti che versano nelle condizioni di cui all’articolo 90 quater del codice di procedura penale”. Gli altri due articoli riguardano l’applicabilità di detta disciplina e le eventuali aggravanti da applicare ai casi concreti.
La sinistra si è ovviamente risentita per la concorrenza da sempre mal vista sia in ambito economico che in ambito legislativo. Alessandro Zan, tristemente noto per il suo Ddl, è salito sulle barricate asserendo che la proposta della destra sminuirebbe la legge Mancino e scalfirebbe la parte del suo disegno di legge che prevede l’indottrinamento culturale e il controllo sulla libera espressione. Tutto vero, e di ciò non possiamo che esserne felici. La legge Mancino è già di per sé liberticida in quanto, proprio come vuol fare Zan, vieta l’istigazione all’odio di vario genere. Senza però specificare quali comportamenti finiscano entro tale perimetro. E non lo fa perché non lo può fare. Perché è in capo alla magistratura il potere di giudicare una espressione come idonea ad istigare all’odio o no.
Giudici e pubblici ministeri sono ad oggi detentori del potere di concedere la libertà d’espressione o di limitarla a proprio piacimento. Per dirla con tutti i sepolcri imbiancati che chiedono da decenni “un Paese normale”, in un Paese normale la legge Mancino non dovrebbe esistere perché il Parlamento dovrebbe tenersi a debita distanza da certo uso spregiudicato del controllo sociale. Il Ddl Zan amplifica il tutto espandendo detto controllo anche sulle opinioni inerenti una tematica tutt’ora aperta e sulla quale la maggioranza degli italiani si dice apertamente contraria. La sinistra a questo sentimento risponde proponendo un ossessivo controllo delle menti e delle coscienze. Prevedendo anche l’intrusione nelle scuole del mondo Lgbt che dovrebbe sensibilizzare bambini e ragazzi. Propaganda degna dell’Unione Sovietica. Dunque gli argomenti per detestare questo approccio totalitario esistono e li abbiamo più volte sviscerati, ma è il momento anche di spendere due paroline sugli altri.
Basta senso di inferiorità
La destra italiana deve cessare di soffrire il senso di inferiorità nei confronti della sinistra. Non ci riferiamo ad un generico senso di inferiorità culturale. A differenza di ciò che afferma Scanzi, gli intellettuali di riferimento ci sono e si trovano nel passato e nel presente. Il senso di subalternità cui ci riferiamo attiene alla necessità di dover in qualche modo moderarsi rincorrendo i liberal sulle loro battaglie cialtrone. Finendo per essere condannati all’oblio perché su questo terreno la sinistra risulta imbattibile. A Marx non si deve rispondere con una risposta alternativa ma in linea con la sua. Gli si deve rispondere con l’affermazione di una realtà diametralmente opposta in grado di liberare l’umanità dal cappio in cui la sua dottrina la condannerebbe.
Allo stesso modo, alla propaganda gayfriendly colma di menzogne è necessario risponde con l’affermazione della verità. E la verità è che l’Italia non è un paese strutturalmente omofobo. Non vi è bisogno di altre restrizioni delle libertà già compresse da quindici mesi. Al contrario è necessario restituire il libero respiro ad una popolazione da troppo tempo imbrigliata nella matassa di menzogne cui la sinistra la sta condannando. All’eccesso di legiferazione si risponde con uno snellimento nell’apparato normativo. Non di certo con una controproposta necessaria per non sfigurare difronte alle frange oltranziste e chiassose che rivendicano non-diritti per non-minoranze.
Lo stucchevole inseguimento della sinistra (anche sul Ddl Zan)
Sembra, altrimenti, che la destra non abbia vita propria. Sembra che la destra possa solo seguire la sinistra sulla sua strada. Invece è strettamente necessario che le forze politiche alternative a questi imbonitori battano con coraggio strade nuove e alternative rispetto a quelle che conducono ad una sorta di comunismo grammaticale. La destra deve presentarsi come compagine eretica, ribelle e capace di immaginare un futuro diverso per l’Italia. Dotata del sufficiente coraggio per proporlo al mondo intero.
Dato che ci viene detto che in Europa molti paesi si sono dotati di leggi simili a quella proposta dal Ddl Zan, la destra italiana dovrebbe proporsi come faro di libertà in un’Europa rimpicciolita e piegata dalla propria debolezza culturale prima che economica. La destra dovrebbe far tornare a suonare le campane della libertà e della fierezza mettendo a tacere i muezzin della sinistra liberticida. Ne va del suo futuro. E del nostro.
Lorenzo Zuppini
9 comments
Purtroppo quando parliamo di Forza Italia e Lega parliamo di una destra addomesticata, rinunciataria, attenta solamente all’aspetto economico, ovvero, come condividere la gestione del “danè” con la sinistra del politicamente corretto dalla quale si differenzia solo formalmente.
Subordinata ai veri poteri e incapace di uno slancio morale che ridia dignità alla nostra Italia.
QUOTO OGNI PAROLA DI QUESTO ARTICOLO:
e sono pienamente d’accordo sull’abolizione della legge mancino,altro che cercare di istituire la legge zan o
qualche schifosa emulazione di destra.
è ora di finirla di censurare le opinioni della gente:
OGNUNO DEVE ESSERE LIBERO DI PENSARLA COME GLI PARE…
E ANCHE DI DIRLO,SE VUOLE:
fin quando le sue idee
restano idee e non sconfinano nella violenza o nel penale.
è una questione di principio…
e sopratutto,DI LIBERTA’:
libertà che NON è solo quella di non avere catene fisiche al collo,
ma anche quella di non avere le manacce sporche di qualche magistrato
a TENERTI LA BOCCA CHIUSA A FORZA.
….
e mi spiace profondamente,che nel mio paese ci siano cosi pochi uomini che se ne rendano conto.
“……….La destra deve presentarsi come compagine eretica, ribelle e capace di immaginare un futuro diverso per l’Italia. Dotata del sufficiente coraggio per proporlo al mondo intero……….Dato che ci viene detto che in Europa molti paesi si sono dotati di leggi simili a quella proposta dal Ddl Zan, la destra italiana dovrebbe proporsi come faro di libertà……….La destra dovrebbe far tornare a suonare le campane della libertà e della fierezza mettendo a tacere i muezzin della sinistra liberticida……………”
D’ACCORDISSIMO è ora di finirla con però.. noi..se..ecc..qui c’è una civiltà/ideologia che vuole sostituire NETTAMENTE quella attuale “già traballante…”Se la destra va avanti con però.. noi..se..ecc..per paura o di perdere voti o altro………(inseguendo quindi la sinistra)perderà voti dai cattolici e magari li sostituirà con ALTRI(libera sua scelta ed è forse ciò che vuole)però rinnegherà i suoi valori fondanti e ci sarà pronto qualcun altro con VERO CORAGGIO portare avanti una crociata contro il pensiero unico politicamente corretto, a sostituirsi e a raccogliere quei voti e magari quelli di chi non ha mai votato
Passista
Tutto giusto,ma si continua con l’errore di considerare questi cialtroni liberals come “comunisti”,in un certo senso finendo per nobilitarli. Non è a Marx che si deve dare una risposta,ma a Popper,che è il vero nume tutelare di tutto il progressismo cosmopolita odierno.
Per il resto,purtroppo ,non si può che concordare,c’è una sinistra vicina alle istanze globaliste che detta l’agenda e una destra(le chiamo “destra” e “sinistra” per semplificare) che arranca dietro di essa .Però tutto ciò,perlomeno in Italia, è dovuto ad una presenza costante del Pd nel governo del Paese negli ultimi 10 anni(tolta la breve parentesi “giallo-verde”di poco più di un anno).
Se va avanti così diventerà un’ altra questione di lana caprina… Forse non ci rendiamo del tutto conto che è fumo per non porre sul tavolo le questioni vere.
Si concorda con l’estensore dell’articolo , le pesone comuni normali e non non je ne frega a nessuno di menare i ghey o di discriminarli , loro fanno blocco cometante cagate social di oggigiorno , ma nn c’è nessuno emergenza . Al solito lo schema di business è sempre lo stesso : Problema – sintesi – Soluzione , tutto creato da codesti cialtropuzzoni! Come scritto mirabilmente da un lettore di RT.com : “Questi sono odiatori liberticidi bianchi dei bianchi stessi , sognano un stato e una società orwelliana di mastini che azzannino tutto quello che non gli garba” . Chapeau , VERITAS!
[…] L’idea davvero bizzarra di un destra perbene di sua maestà, rigorosamente sottomessa ai diktat cervellotici della sinistra moderna, fa a cazzotti con la realtà variopinta (non di arcobaleno) e in perenne ebollizione in cui si trova il mondo di Salvini. E più in generale il mondo di chiunque ritenga di non doversi far mettere il fascistometro nel culo per poter esser presentabile. La destra italiana fa quasi scuola rispetto a molte altre nazioni dove il regime del politicamente corretto ha sostanzialmente già imbavagliato e annichilito gran parte dell’opinione pubblica. Eppure deve scrollarsi di dosso la sensazione di subalternità rispetto agli imbonitori targati Ddl Zan. […]
[…] L’idea davvero bizzarra di un destra perbene di sua maestà, rigorosamente sottomessa ai diktat cervellotici della sinistra moderna, fa a cazzotti con la realtà variopinta (non di arcobaleno) e in perenne ebollizione in cui si trova il mondo di Salvini. E più in generale il mondo di chiunque ritenga di non doversi far mettere il fascistometro nel culo per poter esser presentabile. La destra italiana fa quasi scuola rispetto a molte altre nazioni dove il regime del politicamente corretto ha sostanzialmente già imbavagliato e annichilito gran parte dell’opinione pubblica. Eppure deve scrollarsi di dosso la sensazione di subalternità rispetto agli imbonitori targati Ddl Zan. […]