Roma, 26 feb – Aveva chiesto agli italiani di restare uniti e ai politici di abbassare i toni. Ma Giuseppe Conte, in evidente stato confusionale, è riuscito a disattendere entrambe le sue esortazioni. A far discutere sono state in particolare le sue accuse rivolte alla Lombardia sulla gestione del coronavirus, le quali non hanno fatto infuriare solo Fontana e gli operatori sanitari della Regione, ma anche moltissimi cittadini. Al coro degli indignati si è unita ora anche la voce di Flavio Briatore. E il noto imprenditore non è certo stato tenero con il premier: «Trovo allucinanti e totalmente fuori controllo le parole del Presidente del Consiglio Giuseppi (Giuseppe Conte)», ha scritto Briatore sul suo profilo Instagram.
«Bravi i governatori, governo incapace»
L’imprenditore piemontese ha infatti contrapposto la competenza delle Regioni settentrionali all’incapacità del governo giallofucsia: «Le parole di Piero Angela suonano come un mantra: “Fidiamoci degli esperti” e di chi ha l’esperienza guadagnata sul campo aggiungerei io. Ecco perché trovo allucinanti e totalmente fuori controllo le parole del Presidente del Consiglio Giuseppi (Giuseppe Conte). In un momento delicato come questo non sono sicuramente necessarie le polemiche e le drammatizzazioni tantomeno le facili isterie. C’è bisogno di certezze, di infondere fiducia attraverso buona informazione e regole certe per tutelare i cittadini», ha proseguito Briatore, che ha poi spiegato: «Le soluzioni proposte dai Governatori del Paese sono state collaborative e al di sopra dell’appartenenza politica e sicuramente di indirizzo per l’intero Governo».
Briatore attacca anche la Ue
Non manca neanche una stoccata all’Unione europea: «In tutto questo – ha scritto il manager – anche l’Europa ha perso una buona occasione per farsi trovare preparata e sulla strada di quel cambiamento tanto annunciato nel suo discorso di insediamento da Ursula von der Leyen. Si è dimostrata lontana e poco unita nelle scelte importanti, infatti, se le frontiere europee avessero funzionato insieme e coordinate, saremmo stati tutti più protetti e invece ogni Nazione ha agito per sé generando una separazione ulteriore». Di conseguenza, «ancora una volta la politica si è dimostrata pronta nel farsi scattare una nuova foto per i media al tavolo delle decisioni ma incapace di gestire una situazione complessa… Immaginate il disastro che sarebbe successo – ha concluso Britatore – se il Governo, che ha sempre dimostrato di essere incapace, si fosse sostituito ai governatori delle regioni».
Vittoria Fiore
4 comments
E se lo dice Flavio…..
Mi dispiace ma Briatore per quanto delfino Berlusconiano . . questa volta ha ragione nella Sua esternazione su Conte. In effetti il Premier ” secondo me ” non ha ancora focalizzato che è il Presidente del Consiglio e che l’ultima parola dovrebbe essere la Sua ! Questo se non l’ha ancora percepito è meglio chiudere l’Esecutivo e mandare a vendere gazzose Di Maio e il venditore di tappeti di Rignano sull’Arno !
[…] Briatore in prima istanza attacca il governo giallofucsia, colpevole di non aver informato per tempo i sanitari italiani dell’effettivo pericolo creato dal coronavirus: “Gli ospedali normali hanno saputo del virus il 21 febbraio, prima si sono infettati tutti. C‘è gente da denunciare, perché hanno taciuto e lo hanno diffuso. Prima del 21 febbraio gli ospedali in Italia trattavano i casi come se fosse polmonite, nessuno gli ha fatto una comunicazione. Questo non è reato? Perché il governo non li ha informati?” si domanda l’imprenditore. “Dobbiamo dire le cose come stanno: sono morte 11mila persone, ne potevano morire 2mila come è stato in Corea” e poi passa a parlare di economia: “Serve una manovra come la Germania e i soldi vanno dati alle aziende, non alle banche“. […]
[…] Briatore in prima istanza attacca il governo giallofucsia, colpevole di non aver informato per tempo i sanitari italiani dell’effettivo pericolo creato dal coronavirus: “Gli ospedali normali hanno saputo del virus il 21 febbraio, prima si sono infettati tutti. C‘è gente da denunciare, perché hanno taciuto e lo hanno diffuso. Prima del 21 febbraio gli ospedali in Italia trattavano i casi come se fosse polmonite, nessuno gli ha fatto una comunicazione. Questo non è reato? Perché il governo non li ha informati?”si domanda l’imprenditore. “Dobbiamo dire le cose come stanno: sono morte 11mila persone, ne potevano morire 2mila come è stato in Corea” e poi passa a parlare di economia: “Serve una manovra come la Germania e i soldi vanno dati alle aziende, non alle banche“. […]