Cuneo, 8 giu – Una città ferma, da anni governata dai moderati, dove centrodestra e centrosinistra sono solo due sigle dietro le quali si cela sempre lo stesso sistema di potere. “A Cuneo c’è ancora la vecchia Dc”, dice senza troppi giri di parole Fabio Corbeddu, candidato sindaco di CasaPound. E per questo invita tutti i suoi concittadini a dare, domenica prossima, “un forte segnale di discontinuità”.
A Cuneo CasaPound rappresenta davvero il cambiamento?
Assolutamente sì. A chi le cose stanno bene così può continuare a votare l’amministrazione uscente, mentre scegliere di votare CasaPound significa dare un forte segnale di discontinuità. Qui abbiamo un centrodestra e una Lega che appoggiano un moderato, con liste praticamente vuote, con una parte della vecchia Forza Italia che appoggia addirittura il sindaco uscente Federico Borgna, sostenuto dal Pd. A Cuneo vige un sistema di potere tacito e nascosto che ora si sta palesando. Praticamente c’è ancora la vecchia Dc.
Quali sono le priorità per Cuneo?
Sicuramente l’emergenza abitativa rappresenta un problema serio, per questo l’unica soluzione è mettere prima gli italiani nelle graduatorie e attuare il Mutuo Sociale. Quello di cui non ha sicuramente bisogno Cuneo è di ulteriore immigrazione, come invece sostiene il sindaco uscente che crede che l’arrivo di nuovi immigrati aumenteranno le opportunità di lavoro. E’ l’esatto contrario, bisogna investire nelle imprese locali, dare un sostegno concreto con sgravi sulle imposte comunali e chiudere invece ogni rapporto con quelle cooperative che lucrano sul business dell’immigrazione. Occuparsi delle numerose e popolose frazioni di Cuneo o di zone come Cuneo alta, che hanno carenza di servizi e sono state dimenticate da una amministrazione che ha pensato solo a riqualificare il centro storico. Bisogna poi rivedere il criterio della assegnazione delle licenze nella zona della stazione, è inammissibile che si sia creata di fatto una zona ghetto in mano agli stranieri.
Qual è stata la risposta dei cittadini di Cuneo rispetto alla tua candidatura?
Abbiamo riscontrato molto entusiasmo. Qui la gente ci conosce da anni, la nostra attività di volontariato e solidarietà al fianco dei cittadini italiani è apprezzata. Molti cuneesi stanno capendo che mandare in Comune dei ragazzi in gamba ma assolutamente determinati a difendere la propria città è l’unico cambiamento possibile.
Ci sono state polemiche per la presentazione di CasaPound alle elezioni?
C’è stato solo un appello degli antifascisti, dell’estrema sinistra, ma l’unico effetto che ha sortito è stato quello di farci arrivare la solidarietà dei cittadini. Anche a chi sottolinea la nostra giovane età come un problema vorrei rispondere che per noi parlano i fatti, a differenza ad esempio di un centrodestra che ha fatto una finta opposizione, anche perché molti dei loro esponenti hanno cambiato casacca.
a cura di Davide Romano