Roma, 28 ott – Si cominciano a delineare le strategie del nuovo governo Meloni e del nuovo ministro alla Salute Schillaci sulla gestione del Covid. Il prossimo 31 ottobre l’obbligo di indossare la mascherina scadrà anche per gli ospedali, il mancato rinnovo di tale obbligo potrebbe già dare un importante segnale di discontinuità con le precedenti politiche. In cantiere anche una moratoria per le multe agli over 50 non vaccinati ed una commissione d’inchiesta.
La linea del nuovo governo
A vedere l’ostinazione solitaria dell’ex ministro Speranza, che unico fra i parlamentari ha indossato la mascherina in Aula, non sembra troppo difficile prendere le distanze da un passato fatto di restrizioni e limitazioni eccessive. Anzi, il modello di Speranza sembra finalmente destinato a scomparire. Proprio in quella seduta, il presidente Meloni aveva detto la sua sulla questione: «L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello».
La linea del nuovo governo sembra essere quindi improntata a cancellare restrizioni e obblighi del passato ispirandosi più ad un richiamo alla responsabilità individuale. Un primo segnale dovrebbe arrivare a fine mese. Il nuovo ministro Schillaci è infatti intenzionato a non firmare la proroga dell’ordinanza che obbliga a indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa. Obbligo che era stato prorogato l’ultima volta da Speranza a fine settembre. Sui luoghi di lavoro la mascherina resterà raccomandata lì dove le aziende lo richiederanno con i loro protocolli aziendali, ma è previsto un incontro con le parti sociali per il 4 novembre.
Dalla commissione d’inchiesta alla moratoria per gli over 50
Una discontinuità che per certi versi non riguarda solamente gli interventi futuri, ma anche quelli passati. Infatti, tra le intenzioni del nuovo governo vi è quella di creare una commissione d’inchiesta sulla passata gestione dell’emergenza pandemica, affinché venga fatta luce su quanto accaduto. Secondo Schillacci: «È utile fare chiarezza su quanto successo dal punto di vista amministrativo». In particolar modo «sul piano degli acquisti», così da «dare un segnale ai molti malati che i soldi pubblici vengono spesi in modo corretto».
Altro intervento allo studio del nuovo governo è quello di una moratoria delle multe agli over 50 che non si sono vaccinati. Una prima ipotesi è quella di non dare seguito alle multe di 100 euro degli over 50 che prima del 15 giugno 2022 non risultavano in regola con gli obblighi vaccinali sul Covid, congelando le sanzioni fino a giugno. Un «rinvio delle multe» che il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani dovrebbe inserire come emendamento al decreto aiuti ter. Nella maggioranza c’è chi dal rinvio vorrebbe passare alla cancellazione. Così il capogruppo della Lega Romeo ha lanciato un appello sulla questione: «Chiediamo al nuovo ministro della Sanità di procedere con una sorta di pacificazione. Le multe che arrivano a chi non si era vaccinato possiamo cancellarle una volta per tutte?».
Michele Iozzino
5 comments
Tanto son “vaccinati” …
Ho il sospetto che chi decidono ai Ministeri non sono i ministri ma gli staffs dirigenziali.
Ma cos’è questo prozoro ?
Più la guardo e più dice molto, bella foto, complimenti a chi la ha posta in testa all’ articolo.
[…] moratoria delle multe agli over 50 che non si sono vaccinati era stata annunciata la scorsa settimana, con alcune ipotesi ventilate al riguardo. Tra queste vi era quella di non dare seguito alle multe […]