Lucca, 11 giu – In una società in cui la forma non è quasi mai espressione del contenuto (se non quando il contenuto è di scarsa qualità), si è perso il senso dei gesti, del simbolo del rito. Perdere di vista il fatto che “legare insieme” aliquid pro aliquo vuol dire manifestare ai più qualcosa di trascendente con immagini chiare, rendere comprensibile cioè che non è immediato perché appartiene ad una sfera più alta, significa far parte delle perversione contemporanea: significa appartenere a pieno titolo al contesto sradicatizzante e nel quale si tenta di minare alle fondamenta qualsiasi tipo di identità.
E’ il caso del candidato senegalese della lista di Fratelli d’Italia (che sostiene il candidato sindaco di centro-destra Santini ) soprannominato “Bubas”: in un comizio, l’africano con cittadinanza italiana, getta “tranquillamente” una bandiera tricolore per terra per ballare il tormentone “Despacito”. La (presumiamo) conduttrice del comizio muove i passetti del brano e canta; le persone intorno (poche) fanno lo stesso e nessuno sembra dare importanza allo sfregio, alla sciatteria, all’ignoranza di chi ha compiuto un piccolo sacrilegio, di chi ha gettato con incuria un simbolo che invece per altri rappresenta il sangue di chi ha dato la vita per scrivere i confini di questa nazione.
Chiariamoci: non si tratta del colore della pelle. Senza che ci addentriamo nell’analisi del testo di Faccetta Nera e senza ritirare fuori le liste dei soldati africani che combatterono sotto le insegne del tricolore e del littorio, ci saremmo incazzati (in realtà anche di più) se questa idiozia l’avesse commessa un italiano, nato in Italia, da genitori italiani. E proprio questo testimonia che la cittadinanza non è e non può essere solo una questione burocratica. A tal proposito verrebbe da chiedere al coordinatore locale di Fratelli d’Italia che con entusiasmo aveva annunciato la presenza di Bubas in lista come vero esempio di immigrazione che funziona, se è questo un esempio virtuoso di integrazione; se è questo un modello auspicabile; se questa è “l’immigrazione buona” di chi “rispetta le leggi”, le tradizioni e la cultura del Paese ospitante, e se non è questo invece il risultato di una politica troppo elastica e, soprattutto, se questo è il modello di “sovranismo” che il suo partito vuole proporre agli elettori di destra.
Forse, quanto mostrato nel video, è solo la conseguenza di chi compie queste operazioni elettorali credendo di “normalizzarsi” scrollandosi di dosso le accuse di “razzismo” e xenofobia non rendendosi conto che reagendo in questo modo non si fa altro che auto-giustificarsi (dando ragione all’avversario) perdendo credibilità. Se poi d’altro canto ci si riempie di riferimenti patriottardi e di aneliti nazionalistici allora si finisce anche per passare per buffoni.
Aurelio Pagani
5 comments
Ma cosa siete ubriachi? Si vede benissimo che passa un tizio che gli prende la bandiera, boh continuiamo a creare flame così gratuiti
per niente,il Vessillo rimane per terra (cosa che MAI dovrebbe succedere) come impietosamente testimoniato dall’asticella bianca.Interessante anche il “ballo” delle carampane che sembra preso direttamente da una manifestazione antifa-welcome refugees…dai manca solo Roberto Tommasi e Cecilia Strada e poi stanno completi.
Bubas ?
come quello dei “gamberi” in Forrest Gump ?
il problema non è il negro che getta a terra la bandiera; il problema è fratelli di italia che canta despacito sul palco con l’intrattienitrice come a un villaggio vacanze, la prova del nove della decadenza irrefrenabile di un paese sul punto di non ritorno.
Jacopo siddi la vista e cosa seria curati , caro Jacopo ho sei un buonista ,ho deviato mentale ho malattia incurabile sei un p.d.idiota. Il monte di merda nero la bandiera la gettatta per terra e dopo un pò che scimmiottava come suo costume qualcuno la raccolta. ( Ti dirò caro buonista la cosa mi ha fatto girare veramente le palle)