Ammettiamolo: i nostri nemici sono sempre una mossa avanti a noi. È sufficiente analizzare ciò che è successo negli ultimi tre anni in Italia. Le elezioni del 2018 avevano premiato, con un importante aumento dei consensi, due forze politiche diverse: Lega e M5S. Cosa accomunava questi due partiti? Il modo con cui venivano percepiti dall’elettorato, ovvero come forze euroscettiche e antiglobaliste.
I sovranisti cambino strategia
Il governo gialloverde, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, è stato un esperimento che ha illuso milioni di italiani che il cambiamento fosse possibile. Per carità, la critica all’Ue era all’acqua di rose così come il contrasto alle follie globaliste, ma nel complesso quel governo risultava parecchio fastidioso al sistema vigente. Non a caso, la cricca anti-italiana ha passato mesi ad attaccare la compagine grillo-leghista, scatenandole contro tutta la macchina del fango, dalla magistratura al mondo della «cultura». Anche Bruxelles storceva il naso, ed era sinceramente un bel vedere.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di marzo 2021
E allora come siamo giunti a questo punto? Se gli elettori italiani avevano indicato chiaramente una linea divergente dal servilismo europeista e dal suicidio globalista, com’è che oggi abbiamo al governo il massimo esponente proprio di queste due ideologie? Il motivo è semplice: i nemici della sovranità italiana hanno…