Roma, 5 nov – Come volevasi dimostrare. Silvio Berlusconi ha giocato con i leghisti come il gatto con il topo. Si è fatto negare, ha fatto pesare la sua eventuale assenza quando all’inizio non sarebbe nemmeno dovuto andare, ha mandato in crisi i vertici del Carroccio e alla fine ha rivelato trionfalmente di andare.
Ma non più come ospite esterno, “amico” della Lega, invitato fra tanti, bensì come uomo della provvidenza. Ha accentrato tutti i riflettori su di sé, si è preso la scena e ha indirizzato il tema della manifestazione dove voleva lui.
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Un colpo da maestro, insomma, che ha visto il suo epilogo nella dichiarazione di stasera: “Sono ben lieto di accettare l’invito del segretario della Lega, Matteo Salvini. Non potevamo restare indifferenti dinanzi alle pressioni dei nostri elettori che in questi giorni hanno insistentemente chiesto una forte dimostrazione di unità del centrodestra. Questa unità si è concretizzata mercoledì nella riunione dei capigruppo di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, per il coordinamento della nostra azione parlamentare a partire dalla legge di Stabilità, a conferma che i movimenti del centrodestra hanno l’assoluta consapevolezza di poter vincere soltanto se uniti”.
Ecco quindi che la manifestazione che doveva consacrare Salvini leader dell’opposizione diventa la sagra del Polo della Libertà in versione 3.0.
Il Movimento 5 Stelle – a cui è stato regalato il monopolio dell’opposizione senza compromessi – sentitamente ringrazia.
Giuliano Lebelli
2 comments
Quando non si vuol capire o malfede?
Oppure tanta fantasia