Roma, 18 lug – C’è già chi parla di “rivoluzione arcobaleno” per commentare le misure in fatto di transizione di genere, contenute nel nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto istruzione, università e ricerca 2019/21. Misure che prevedono bagni neutri per gli insegnanti e il personale ata transgender, l’identità alias per le credenziali della posta elettronica, sulle tabelle di turno orari esposte negli spazi comuni e sul cartellino di riconoscimento.
Le novità contenute nella misura
Siamo al punto 21 del contratto collettivo nazionale, denominato appunto “Transizione di genere”. Un testo che più che da un governo di centrodestra sembrerebbe scritto da Alessandro Zan. “Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere”, si legge nel documento, che prosegue “le amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere di cui alla Legge 164/1982 e ne faccia richiesta tramite la sottoscrizione di un accordo di riservatezza confidenziale”. Per poi specificare alcuni esempi di applicazione della norma: “Divise di lavoro corrispondenti al genere di elezione della persona e la possibilità di utilizzare spogliatoio e servizi igienici neutri rispetto al genere, se presenti, o corrispondenti all’identità di genere del lavoratore”.
Valditara se ci sei batti un colpo
Insomma, un accoglimento supino della maggior parte delle istanze del mondo Lgbt. Le misure per ora riguardano solamente il personale e non ancora gli studenti, ma chissà che non vengano estese in un prossimo futuro. In tutto questo il ministro Valditara parla di “un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola”, preferendo sottolineare il tema degli adeguamenti economici e passando sotto un imbarazzante silenzio la svolta arcobaleno che porta la scuola sotto i dettami dell’ideologia gender.
Michele Iozzino
5 comments
E anche da questi l’abbiamo presa nel culo…
Che pensino a far tener puliti ed aumentare i servizi igienici pubblici piuttosto di attaccarsi a minchiate varie. Del tipo di output cerebro-fisico non ce ne può fregar di meno… il problema vero sono gli scarichi comuni e la loro gestione che fa rimpiangere i vespasiani semi-aperti!
mi sa tanto che questi del governo sono degli avatar – alias del pd , stessa razza fazza differente …
Impariamo dal grande Putin che ha vietato ogni forma di culattonismo democratico. La Meloni deve imporre una linea di serietà. I pervertiti culattoni non posseno insegnare a scuola.
La Meloni ? Pagata dagli stesi usurai che quelli del PD e 5Merde. Soros, Bill Gates, Zuckermerd. Siamo governati dai giudei di Wall Street nulla da fare