Roma, 26 set – “E’ tornato il fascismo, l’estrema destra, la destra estrema, Mussolini”. Oppure: “E’ l’avvento del sovranismo truce, del populismo fanatico, Orban ha invaso l’Italia”. Preparatevi al delirio e a fregarvene, perché saranno tutte baggianate folgoranti. Dai media internazionali, quelli di sinistra presentatici come insindacabili dai media italiani – a loro volta di sinistra – a vip e influencer di casa nostra. Sarà tutto un can-can di pagliacciate in assenza di accettazione dell’avversario politico. Perché per “i più democratici” è intollerabile il pronunciamento del demos allorché non segue, supinamente, i loro diktat. Demonizzare il popolo becero per poi lamentarsi che il popolo non vota come dicono lor signori, strepitoso harakiri politico dei globalisti di tutto il mondo uniti.
E’ iniziato il delirio della sinistra, anche internazionale
Prendete allora l’ultima evocatio della Cnn: “Giorgia Meloni si avvia a essere il primo ministro italiano più di destra dai tempi di Mussolini”, titola la prestigiosa emittente Usa nella breaking news sulle elezioni in Italia. Ancora più esilarante il New York Times, fedele alla linea ‘avanti con i deliri progressisti’: “Con la candidata Meloni in testa alle elezioni di domenica, l’Italia potrebbe avere il suo primo leader il cui partito affonda le radici nelle macerie del fascismo”. Più secco El Pais, fronte Spagna moderata: “L’estrema destra italiana vince le elezioni per la prima volta”. Raddrizza il tiro El Mundo, in chiave sì global: “La destra dura di Meloni vince in Italia e scuote l’Unione europea”.
In Italia ha vinto la destra, stop
Ma siamo all’antipasto di un martellamento scoppiettante, come previsto ne sentiremo e leggeremo di ogni, nell’intrinseca incapacità di andare in profondità millantando al contempo acuta visione. E’ l’insopportabile tic della sinistra, rannicchiata lì a evocare armate infernali che potrebbero sconquassare la torre d’avorio del pacato benpensante. Insostenibile leggerezza del non essere qualcosa, pensandosi qualcuno mentre si osserva gli altri. Fattore di riflessione spettrale in assenza di superficie, superficiale reagente in versione specchio ustorio. Non è in grado, la sinistra, di cogliere la mera realtà: in Italia non è tornato il fascismo, ha semplicemente vinto un partito di destra. E’ la democrazia dei democratici, bellezze.
Eugenio Palazzini
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