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“L’abiura della Meloni? Non ci credo, è andata da Ramelli”: Scurati senza vergogna

by Elena Sempione
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Scurati Meloni

Roma, 14 ago – Oltre all’inqualificabile editoriale in cui Furio Colombo ha infangato Giorgia Meloni tirando in ballo la figlia, l’edizione di ieri di Repubblica era «impreziosita» anche da un’altra perla di rara fattura: un’intervista ad Antonio Scurati. Qui il tristemente noto romanziere ha sostenuto che l’abiura del fascismo in tre lingue non basta a rendere credibile la presidente di Fratelli d’Italia. Secondo il dispensatore di patenti antifasciste, il motivo di questa bocciatura sta in un fatto per lui gravissimo: lo scorso 29 aprile, a Milano, la Meloni ha reso omaggio alla memoria di Sergio Ramelli.

Chi era costui?

Per chi non lo sapesse, Antonio Scurati è il vincitore del Premio Strega 2019. Lo vinse grazie a M: il figlio del secolo, il romanzo su Mussolini con cui lo scrittore – parole sue – intendeva «rifondare l’antifascismo». Per farlo, Scurati aveva assicurato di aver scritto sì un romanzo, ma di averlo fatto seguendo criteri di rigorosa storicità. Sennonché, una volta pubblicato il volume, si è scoperto che era pieno di errori storici. Anche in altre occasioni, Scurati ha dimostrato di conoscere il fascismo tanto quanto la Boldrini se ne intende di fisica quantistica. Eppure, a sinistra, il credito che gli viene accordato è ancora tanto. Sicuramente troppo per una sinistra che si pretende colta e informata.

Scurati contro la Meloni

Ma torniamo all’intervista in cui Scurati ha attaccato Giorgia Meloni. Lo scrittore si è detto «abbagliato dalla vacuità propagandistica» del video diffuso dalla presidente di Fratelli d’Italia. Certo, Scurati ammette – bontà sua – che «no, non torneranno le camicie nere. Il rischio che corriamo è che la prima donna premier italiana metta in discussione il diritto all’aborto». Del resto lo dice la Costituzione, no? L’Italia è una repubblica democratica fondata sul diritto all’aborto.

Poi, come al solito, Scurati cade in contraddizione: nessun pericolo fascismo, ma «Meloni è esattamente nel solco di Mussolini, più che sul fronte del fascismo su quello del populismo». Anche tralasciando il fatto che, nella letteratura scientifica, l’immagine di un Mussolini populista è assai controversa, è però interessante vedere perché Scurati ritiene la Meloni in continuità con la «cultura politica» del fascismo: «Quest’anno», spiega lo scrittore, «ha partecipato alla commemorazione di Sergio Ramelli, un giovane ucciso barbaramente negli anni Settanta. Non c’è dubbio che questo appuntamento annuale sia un gesto identitario per l’estrema destra, una sorta di anti-25 aprile. Replicherà che ha partecipato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala: ha sbagliato per eccesso di perbenismo democratico». Molto bene: un «giovane ucciso barbaramente» non può e non deve essere ricordato e, se a sinistra qualcuno lo fa, si tratta di «perbenismo democratico». Così parlò Antonio Scurati, il romanziere antifascista che, per uscire dall’anonimato, ha dovuto scrivere un libro su Mussolini.

Elena Sempione

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1 commento

SergioM 16 Agosto 2022 - 12:53

Scurati , NOMEN OMEN , il piccolo uomo dell’ OSCURITA’
ha vinto un ridicolo premio perchè ha parlato male di Ben ……

Chissà come rode il culo a Vespa che di libri contro Ben ne ha scritti diversi e ….. manco un chupito di Strega !

OVVIAMENTE quella CAGATA di libercolo non l’ ho letto , ma mi sono imbattuto in una patetica intervista al SEDICENTE scrittore ……. dove dice d’ essere poeta e scrittore fin dall’ infanzia . Antò vedi che tutti hanno fatto i poeti per la mille lire di mancia a Natale !!!!!

Il segreto , prima di salire sulla sedia a dir cazzate , era arrivare con un bel pacco di fogli ….. arrivavi a 5.000 lire per NON leggere la poesia ! Se t’ andava male …. recitavi :
la mamma è bella , mangiamo quel che c’ è nella padella .

Sempre meglio delle CAGATE Scurattiane . E fanno pure insegnare l’ ASINO !!!!!

Orbene , l’ asino ha sostenuto che Ben scorreggiava , ruttava e puzzava , forse l’ ha confuso con l’ attuale presidente USA !
ed avrebbe cominciato a vivere DOPO i 40 anni , visto che si
riferisce al solo mussolini del ventennio …..

E …. antò , l’aborto è un OMICIDIO e delle tue folli idee ‘de sinistra , non ci frega un CAZZO ! manco se sono le stesse del SEDICENTE papa

PS , sei MOLTO più giovane di me …. ma sembri mio nonno ….
fai sport , così ossigeni il tuo poco cervello e scopri che
dici solo cazzate .

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