Roma, 18 giu – “Razzista, sessista, omofobo”. In Inghilterra piovono accuse choc nei confronti di Rino Gattuso, che i tifosi del Tottenham proprio non vogliono vedere sulla panchina degli Spurs. Sparate piuttosto deliranti generate da un rifiuto aprioristico nei confronti dell’allenatore italiano. Da ieri, dopo l’ufficiale rottura con la Fiorentina, sui social inglesi i supporters del Tottenham hanno iniziato a diffondere gli hashtag #NoToGattuso e #GattusoOut. La società londinese aveva infatti avviato contatti con l’ex allenatore del Napoli, con gli esperti di mercato che davano l’accordo vicinissimo.
Tottenham, salta Gattuso: i tifosi non lo vogliono
Ma le società di calcio in Inghilterra devono spesso fare i conti con la tifoseria, prova ne è quanto accaduto con la Superlega. E anche in questo caso la rivolta non si è limitata ai cinguettii su Twitter, perché gli stessi tifosi del Tottenham hanno incalzato direttamente la dirigenza. A renderlo noto è Tottenham Hotspur Supporters’ Trust, organizzazione indipendente che riunisce fan club e sostenitori della squadra di Londra. Risultato? Il presidente del Tottenham, Daniel Levy, ha fatto marcia indietro: niente incarico a Gattuso.
“Razzista e omofobo”: le accuse dei tifosi degli Spurs
I tifosi degli Spurs hanno ripescato addirittura dichiarazioni di Gattuso risalenti al 2013, quando a Radio Radio si espresse così nei confronti del ruolo di Barbara Berlusconi nel Milan: “Penso che per uno come Galliani bisogna avere maggior rispetto per tutto quello che ha fatto. Barbara Berlusconi? Io le donne nel calcio non le vedo molto bene, mi dispiace ma è così”. Affermazioni che a distanza di otto anni bastano ai sostenitori del Tottenham per accusare l’allenatore italiano di sessismo.
E la presunta omofobia? Restiamo sempre sul piano del surreale e di vecchie dichiarazioni recuperate appositamente per rilanciare il #NoToGattuso. Correva l’anno 2008 e a Porta a Porta l’allora calciatore del Milan se ne uscì così: “Le nozze tra gay non mi trovano d’accordo. Mi scandalizzo perché credo nella famiglia fin da bambino: per me, il matrimonio è tra un uomo e una donna. Anche se siamo nel 2008 e ognuno può fare quello che vuole, questa roba mi sembra molto strana”. Ergo, secondo i supporters del Tottenham, Gattuso sarebbe omofobo.
Ma il razzismo dove l’hanno scovato? In quest’altra dichiarazione, del 2013, in seguito a quanto accaduto a Kevin-Prince Boateng durante l’amichevole Pro Patria-Milan. “A Busto non sono razzisti. Quello che è successo è tutta colpa di un gruppetto di imbecilli. Negli stadi, in passato, quante volte abbiamo sentito dei buuu anche per giocatori che non erano di colore? È capitato pure a me se è per questo, ma non gli ho dato importanza. Boateng – disse Gattuso – sicuramente l’ha vissuta come un’offesa alla sua persona ma io continuo a non vederlo come un discorso di razzismo. La metto sul ridere: magari era gente che gli invidia la Velina, la fidanzata. Lo dimostra l’applauso del pubblico. In sottofondo gli applausi si sentivano nitidamente. Io continuo a pensare che l’Italia non sia un Paese razzista, in tutti gli stadi si fa buuu“.
Alessandro Della Guglia