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POS e sicurezza: cos’è e come funziona la tokenizzazione?

by La Redazione
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person holding credit card and payment terminal

Il comparto dei pagamenti elettronici ha dovuto adattarsi alle esigenze dettate da un momento storico votato agli attacchi informatici e alle violazioni digitali. Significa, in altre parole, che gli esperti hanno avuto la necessità di sviluppare delle soluzioni all’avanguardia in grado di garantire la sicurezza e l’affidabilità delle transazioni online. Una delle tecnologie più rilevanti in questo campo è la tokenizzazione: si tratta di un sistema a dire il vero molto più frequente nelle transazioni su Internet, ma che può rivelarsi molto prezioso anche per i negozi fisici e gli esercizi commerciali che adottano i POS.

POS, sicurezza e utilizzo dei token

La tokenizzazione è un processo tramite il quale i dati sensibili, come i numeri delle carte di credito, si sostituiscono con una serie univoca di simboli, noti come token, che hanno valore solo all’interno del sistema che li gestisce. Questo approccio alla sicurezza dei dati mira a ridurre l’esposizione delle informazioni delle carte ai potenziali rischi di violazione e hackeraggio, senza per questo impedire le transazioni commerciali.

Come detto, si tratta di una soluzione ormai diffusa non solo per i pagamenti online, ma anche per le transazioni elettroniche tramite Point of Sale. Esistono diverse tipologie di tokenizzazione che possono essere adottate da una vasta gamma di POS, come quelli proposti da Nexi. Ma come funziona nel dettaglio questa tecnologia?

Come funziona la tokenizzazione?

Tutto inizia quando una transazione è avviata attraverso un POS. Anziché trasmettere i dati reali della carta di credito attraverso il sistema, questi sono inviati ad un server specifico. All’interno di tale server, i dati originali vengono crittografati e sostituiti con un token. In questo modo i dati della carta restano all’interno di un ambiente protetto, il che riduce in modo notevole il rischio che vengano intercettati.

Una volta che il token è generato e inviato al POS, la transazione può proseguire come se effettuata con il numero reale della carta. Al momento della finalizzazione dell’acquisto, il sistema del commerciante invia il token al fornitore dei servizi di tokenizzazione, che lo associa ai dati originali della carta per completare la transazione con l’istituto di credito.

Altre informazioni da conoscere sui token

Il token generato, come detto, è unico e può essere configurato per restare valido soltanto per specifiche transazioni, importi o periodi di tempo. Inoltre, anche se un malintenzionato dovesse intercettare il token, questo non potrebbe essere utilizzato per effettuare altri acquisti o per risalire ai dati originali della carta. Si tratta di una delle principali caratteristiche che rende la tokenizzazione una strategia davvero efficace nella protezione dei dati sensibili.

La gestione dei token è affidata ad aziende terze, le quali garantiscono l’integrità del processo e la sicurezza dei dati gestiti. Queste società operano in conformità con le normative vigenti sulla protezione dei dati, come la Payment Card Industry Data Security Standard (PCI DSS), che stabilisce degli standard molto rigorosi per la gestione delle informazioni delle carte di credito.

La tokenizzazione presenta dunque numerosi benefici in termini di sicurezza, dato che impedisce l’accesso non autorizzato ai dati delle carte di credito, riducendo il pericolo di frodi informatiche.

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