In quest’ultimo periodo in cui la pandemia da covid-19 ha costretto moltissimi ristoratori a chiudere bottega, tra coloro che sono riusciti a resistere ce ne sono molti che hanno dovuto ridimensionarsi.
L’ambizione legittima è quella di tornare a riempire i locali come nell’epoca pre pandemica potendo contare anche con la voglia degli italiani di tornare a condurre una vita normale. Questo favorirebbe anche il riassorbimento dei posti di lavoro persi da cuochi, camerieri e personale vario, che è un aspetto socialmente rilevante. Covid permettendo, ognuno di loro sta cercando la maniera per accelerare il processo di “normalizzazione” del flusso di clienti, ricercando il modo per affermarsi meglio della concorrenza.
È qui che può essere utile una strategia promozionale mirata. Quindi per ogni ristoratore è molto importante riuscire a capire come fare marketing per ristoranti e formarsi sulle nuove tendenze e i migliori canali di comunicazione con la potenziale clientela.
Una delle tecniche che non tradisce mai, è quella che vede come obiettivo la differenziazione rispetto agli altri. Lo spiega ai nostri taccuini Riccardo Binaco, che fa marketing per ristoranti ormai da molti anni e che abbiamo intervistato per i nostri lettori.
L’idea differenziante per il rilancio dei ristoranti
Oggi più di ieri è indispensabile differenziarsi dagli altri locali per poter emergere ed evidenziarsi rispetto al gran numero di competitor che affollano la platea dell’area food.
Servire piatti gustosi, che soddisfino in pieno l’appetito e le aspettative del cliente non è più sufficiente da solo. Sicuramente è un elemento che deve essere presente ma facciamo attenzione al fatto che cucinare bene non viene più considerato un fatto eccezionale.
Il cliente che entra dentro un locale già si aspetta di mangiare bene e sarebbe strano il contrario. Bisogna inoltre sottolineare come il livello medio dei ristoranti italiani si sia alzato moltissimo ed anche le persone, strette nella morsa delle numerosissime trasmissioni TV che parlano di cibo, hanno sviluppato un livello di aspettativa decisamente più alto rispetto a qualche anno fa.
Ma allora da dove partire per creare la propria identità differente da quella dagli altri?
Il Concept
Senza alcun dubbio, prima ancora di mettersi a fare marketing “al buio” per il proprio ristorante è necessario fare un esame interno della propria situazione attuale, ponendosi alcune domande, anche banali, ma necessarie.
La prima domanda da porsi è quale si vuole che sia la percezione che le persone hanno quando vedono l’insegna del ristorante e quando entrano dentro.
Dopodiché si deve indagare per capire effettivamente qual è la percezione reale di queste persone in relazione all’insegna e al locale.
In parole povere: cosa comunica oggi il tuo ristorante e cosa invece vorresti comunicare?
Qui entra in gioco la scelta del concept, ovvero della filosofia o dell’idea a cui ispirarsi con delle caratteristiche distintive ben precise che siano in grado di far percepire al cliente la filosofia stessa del locale.
Il concept in pratica è un’idea (meglio se una buona idea) che viene sviluppata e concretizzata attraverso il marketing online e offline.
Se per il primo possiamo contare su sito web, canali social e altri mezzi digitali idonei a fare marketing per ristoranti, il secondo riguarderà elementi come l’insegna, l’arredo del locale, il tipo di cucina, volantini, brochure e oggetti (es. bicchieri, forchette, tovaglioli, ecc…) in grado di ribadire coerentemente il brand e la sua filosofia.
L’analisi preliminare
Ok, hai avuto l’idea che secondo te è la più bella del mondo. Già ti sfreghi le mani pensando che sarà un successo con un vero e proprio boom di prenotazioni giornaliere. Siamo pronti a partire?
Neanche per sogno. Anche se a te la tua idea sembra grandissima, è necessario verificare se anche i tuoi clienti (nuovi o già fidelizzati) la pensano alla stessa maniera. E bisogna anche vedere se si ha una strategia di marketing idonea ed efficace per promuoverla nella maniera corretta.
Un noto pub della capitale aveva aperto una birreria in stile irlandese in una zona di periferia per lo più abitata da persone anziane. L’idea era bellissima. Peccato che il target della zona non fosse…in target. Il ristoratore pensava di aprire e, aiutato da qualche post su facebook, di vedere fiumi di giovani passare intere serate nel suo locale solo perché aveva aperto un irish pub ed era l’unico della zona. Capite bene che non funziona così.
Prima di avventurarsi in un’impresa che costa soldi veri (e anche tanti), sarebbe quindi meglio effettuare alcuni passaggi preliminari fondamentali come lo studio del target a cui ci si vuole rivolgere, la verifica dell’attrattività della propria idea, sviluppo del concept del ristorante e sviluppo del progetto operativo.
Solo a questo punto, dati alla mano, con le potenzialità realistiche definite, si può passare alla progettazione della strategia di marketing mirata ad acquisire i clienti e fidelizzarli.
Da questo processo deve nascere l’idea differenziante.
L’idea differenziante per un ristorante
Distinguersi dai competitor è uno degli elementi più importanti per una strategia di marketing moderna e soprattutto per riempire il locale.
L’idea differenziante è il motivo per cui i clienti scelgono il tuo locale anziché un altro.
I prezzi bassi o la qualità elevata del cibo ormai non rappresentano più idee vincenti in grado di far spiccare un locale rispetto ad un altro. Ci vuole qualcosa di più. Qualcosa che risponda ad alcune domande, come “perché un cliente dovrebbe entrare nel mio locale?” o anche “cosa offro di diverso?”.
Aprire una pizzeria in una zona dove già ce ne sono altre potrebbe non sembrare una buona idea. Ma se io riesco a capire cosa posso offrire di diverso rispetto a loro, coprendo magari un’esigenza reale delle persone non ancora soddisfatta, ecco che si trasforma in un’idea vincente.
Insomma, il concept e l’idea differenziante sono elementi che vanno studiati con metodo, ma una volta messa in pratica l’idea, ci sono altissime probabilità di successo, tanto per i nuovi ristoranti che per quelli che vogliono rilanciarsi.