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IT Wallet: a che punto siamo?

by La Redazione
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photograph of person holding black leather wallet with money

La transizione digitale è iniziata e i cambiamenti che è destinata a produrre anche nel nostro quotidiano sono ormai alle porte. Parliamo, in particolare, dell’IT Wallet, una sorta di “contenitore” digitale dove potremo trovare, in un futuro non troppo lontano, tutti i documenti di cui abbiamo bisogno per essere identificati e per usufruire di servizi essenziali, Spid, compreso, che, per il momento non va in pensione.

Quello che accadrà da qui a giugno è fondamentale, perché è proprio in questi mesi del 2024 che si deciderà il futuro di questo innovativo strumento, il primo del genere in Europa. Ma di cosa si tratta, nello specifico?

La rivoluzione del digitale: cosa sta cambiando

I progressi tecnologici hanno ridisegnato da tempo il nostro quotidiano. Internet ci ha permesso di comunicare in tempo reale con persone fisicamente molto distanti, acquistare praticamente tutto in pochi click e accedere a servizi che prima richiedevano la nostra presenza “fisica” sul posto, nelle banche o negli uffici pubblici, ad esempio. E che dire delle criptovalute e del trading online? Una volta, per investire in azioni e in altri strumenti finanziari simili, era necessario comunicare telefonicamente con il broker e accedere a informazioni preziose in tempo reale era molto complicato. Oggi, invece, grazie ai broker per il trading online come Plus500, eToro o IG, è possibile gestire le proprie transazioni in ogni momento e in ogni luogo, semplicemente utilizzando il proprio smartphone, computer o tablet.

Le criptovalute, invece, le monete digitali che non esistono in forma fisica, stanno già permettendo di effettuare transazioni senza denaro – nel senso più tradizionale del termine – e senza l’intermediazione di banche e istituti finanziari. Del resto, l’uso del contante stesso sta gradualmente perdendo terreno, a favore dei pagamenti digitali e contactless. Questo vuol dire che diremo presto addio al classico portafoglio fisico, non solo perché il contante non servirà più, ma anche perché l’IT Wallet ci permetterà di fare a meno dei documenti personali plastificati.

Cos’è l’IT Wallet

Un decisivo e necessario passaggio verso il digitale è rappresentato dalla “dematerializzazione” dei documenti, di qualsiasi natura, per eliminare una volta per tutte l’uso della carta e dare anche una mano all’ambiente. La nascita dell’IT Wallet si aggancia proprio a questo passaggio, in quanto permetterà di utilizzare un dispositivo elettronico che conterrà un gran numero di documenti personali, i più dei quali vengono oggi conservati nei portafogli o nei portadocumenti fisici.

“Wallet”, infatti, è una parola inglese che vuol dire “portafoglio” e l’IT Wallet intende riprodurre questo importante accessorio, ma in forma digitale, per conservare documenti personali come carta d’identità e patente di guida, tessera sanitaria, certificati d’invalidità e altro. Il progetto è nato grazie ad un finanziamento di circa 1,7 miliardi di euro e si inserisce nel contesto europeo di digitalizzazione, ma anticipa qualsiasi tipo di strumento simile in Europa. L’IT Wallet ci permetterà, dunque, di fare a meno del portafoglio e di conservare i nostri documenti in un posto assolutamente sicuro, per poterli utilizzare quando servono e anche per semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione, perché conterrà anche lo SPID (l’identità digitale) e la CIE (la Carta d’Identità Elettronica).

Questo non vuol dire, tuttavia, che saremo obbligati ad utilizzarlo. L’implementazione del progetto, infatti, seguirà delle fasi ben precise che, una volta completate, ci condurranno gradualmente verso la digitalizzazione dei documenti e dei servizi.

IT Wallet: le fasi dell’implementazione

La nascita dell’IT Wallet, il portafoglio elettronico digitale italiano, inaugurerà una nuova era nella gestione dei documenti personali e nei rapporti con la pubblica amministrazione. La prima fase, che partirà a brevissimo, sarà quella “sperimentale” e durerà fino a giugno 2024. In questi mesi, verranno eseguiti dei test tecnici attraverso l’esperienza utente, al fine di apportare eventuali miglioramenti sulla base dei feedback ricevuti. Un passaggio essenziale per garantire che la piattaforma sia funzionale e risulti intuitiva e facile da usare, ma anche sicura.

Successivamente, presumibilmente a settembre 2024, verrà resa disponibile la prima versione funzionale dell’IT Wallet. Durante questa fase, chi lo vorrà potrà iniziare a caricare i propri documenti attraverso l’App Io. I primi saranno la carta d’identità, la tessera sanitaria e il certificato di disabilità. In una successiva fase, infine, saranno aggiunti altri documenti fondamentali, come la patente, il passaporto, la tessera elettorale, titoli di studio e licenze.

Come già accennato, non sarà obbligatorio, almeno per ora, l’utilizzo di questo strumento. La transizione sarà lenta e graduale, per non creare problemi a chi non ha molta familiarità con il digitale. Chi vorrà, potrà scaricare l’IT Wallet e iniziare ad usarlo caricando i documenti che, di volta in volta, sarà possibile inserire nel Wallet. Ci sono, ovviamente, dei requisiti da rispettare, ma garantiscono comunque ampio accesso senza mettere a repentaglio la sicurezza.

I requisiti per accedere all’IT Wallet

Per accedere a questo rivoluzionario sistema, bisogna soddisfare alcuni requisiti di base. Possono utilizzare l’IT Wallet tutti i cittadini italiani che:

  • hanno raggiunto la maggiore età
  • possiedono uno smartphone o un tablet
  • abbiano una connessione internet stabile e sicura.

Come accennato prima, una volta superata la fase dei test, per poter accedere al portafoglio digitale sarà necessario scaricare e installare l’App IO, l’applicazione creata nel 2020 per usufruire dei servizi pubblici e che servirà da piattaforma per il lancio dell’IT Wallet. Una volta scaricata l’app, gli utenti dovranno autenticarsi tramite lo SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la propria Carta d’Identità Elettronica (CIE), in modo da garantire un livello elevato di sicurezza dell’accesso.

Per il momento, non esiste alcun obbligo circa l’utilizzo dell’IT Wallet. Si tratterà di una transizione graduale che mirerà a farlo diventare, nel tempo, uno strumento essenziale di cui sarà difficile fare a meno e che semplificherà in modo sostanziale le procedure burocratiche. Del resto, è proprio questa semplificazione il più grande vantaggio della transizione digitale.

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