L’inglese, si sa, è l’idioma internazionale per eccellenza. La più parlata al mondo e – di conseguenza – un percorso di apprendimento obbligato praticamente per tutti i Paesi, perfino quelli orientali, ovvero i più lontani linguisticamente, considerando anche i loro alfabeti completamente diversi. Ecco perché è importante iniziare il prima possibile: anche dall’infanzia.
L’inglese nella storia
L’importanza dell’inglese deriva, sostanzialmente, dalla storia moderna e contemporanea. Perché con l’espansione a dismisura dell’Impero britannico, in grado di toccare tutti e cinque i continenti, dalle lontane americhe (ri?)scoperte nel XV secolo da Cristoforo Colombo fino alle incontaminate realtà asiatiche e perfino oceaniche, la lingua originaria dell’isola oltremanica è divenuta la più parlata al mondo (sebbene tallonata, in particolare negli ultimi decenni, dallo quella spagnola). Per farla semplice, in un mondo globalizzato quale è quello del XXI secolo, prima si impara l’inglese e meglio è.
L’importanza di insegnare ai bambini
Il “motto” di cui sopra porta naturalmente a focalizzarsi sull’insegnamento della lingua ai più piccoli. Anche e soprattutto in grandi realtà, come le metropoli. Alcuni corsi d’inglese per bambini a Roma ci aiutano a comprendere la centralità della questione. I docenti specializzati, infatti, cominciano a formare i piccoli a partire dall’età di tre anni, quindi in età precocissima e in grado, se seguita a dovere e con costanza, quasi di far sviluppare al minore un bilinguismo durante la crescita. I corsi sono sia individuali che collettivi, e il valore è in entrambi i casi mirabile, visto che consente nel primo caso di concentrarsi maggiormente sul singolo bambino, nel secondo anche di permettergli di sviluppare la socialità con altri ragazzi, imparando e divertendosi al tempo stesso.