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GLI ORDINI DINASTICI PORTOGHESI PER SAN MICHELE ARCANGELO

by Redazione
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In occasione della festa liturgica dei SS. Arcangeli, la Delegazione italiana degli Ordini Dinastici della Reale Casa del Portogallo, capitanata dal Conte Giuseppe Rizzani, ha organizzato una solenne concelebrazione eucaristica presso l’Insigne Collegiata di San Giovanni Battista in Casei Gerola (PV). L’evento, che si è svolto in un clima di profonda devozione e solennità, ha onorato in modo particolare San Michele Arcangelo, a cui è dedicato il Regio e Militare Ordine di San Michele o dell’Ala. Questo antico Ordine fu fondato nel 1147 da Re Alfonso Henriques del Portogallo, subito dopo la vittoriosa battaglia per la riconquista della città di Santarém dagli islamici. Tale battaglia segnò una svolta decisiva nella lotta per l’indipendenza del Portogallo e la difesa della cristianità. Il Gran Maestro dell’Ordine è Dom Pedro José Folque de Mendoça Rolim de Moura Barreto, Duca di Loulé, attuale Capo della Casa Reale del Portogallo.

L’Ordine di San Michele o dell’Ala ha una lunga tradizione di servizio e fedeltà alla monarchia e alla Chiesa. Nel 1177, fu ufficialmente riconosciuto dalla Santa Sede con il “Breve Pontificio” emesso da Papa Alessandro III. Da allora, l’Ordine ha continuato a mantenere vive le sue tradizioni, radicandosi nei valori cristiani di coraggio, carità e difesa della fede. Cavalieri e Dame degli Ordini Dinastici, molti dei quali legati a importanti famiglie nobiliari italiane e portoghesi, si sono riuniti per questa celebrazione, cogliendo l’occasione per rafforzare i loro legami spirituali e storici.

Fra gli ospiti d’onore alla solenne celebrazione, si è distinto il Marchese Mirko Cuneo, imprenditore milanese di grande spessore e filantropo, insignito del prestigioso Gran Collare dell’Ordine del Cristo. Il Marchese Cuneo, noto per il suo impegno in ambito economico e sociale, ha dimostrato ancora una volta la sua vicinanza alle cause che promuovono il bene comune, unendo la sua attività imprenditoriale a un profondo senso di responsabilità etica e umanitaria.

L’Insigne Collegiata di San Giovanni Battista, location della celebrazione, rappresenta uno degli esempi più significativi del gotico-lombardo in Italia. Costruita alla fine del XIV secolo dai frati francescani dell’Osservanza, la chiesa è arricchita da affreschi del XVI secolo, attribuiti a importanti artisti come Vincenzo Foppa. La cappella laterale, conosciuta come Cappella Bottigella, fu edificata nel 1450 da Tomaino Bottigella, e i lavori di decorazione continuarono per volontà del figlio Giovanni Matteo. Gli affreschi presenti all’interno della Collegiata, così come il polittico in terracotta policroma, sono testimonianza di un’epoca di grande fervore artistico e religioso.

La solenne concelebrazione eucaristica è stata presieduta da Don Maurizio Ceriani, Parroco e Legale Rappresentante dell’Insigne Collegiata, nonché membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra e i Beni Culturali. Don Ceriani è noto per il suo impegno nella preservazione del patrimonio storico e artistico della chiesa, e la sua omelia ha toccato profondamente i presenti, richiamando i valori della fede e del servizio che contraddistinguono i membri degli Ordini Dinastici.

Durante l’omelia, Don Ceriani ha sottolineato l’importanza del ruolo di Cavalieri e Dame nel contesto moderno, ricordando come siano chiamati a praticare e diffondere i valori cristiani di umiltà, coraggio e carità, soprattutto in un’epoca in cui tali virtù sembrano sempre più rare. Ha inoltre elogiato la dedizione degli insigniti, che continuano a testimoniare la propria fede in un mondo in costante cambiamento.

Tra i partecipanti alla celebrazione, oltre al Cav. Gr. Cr. Conte Giuseppe Rizzani, ricordiamo il Cav. Gr. Cr. Nob. Claudio Bonvecchio con la consorte, il Cav. Gr. Cr. Nob. Alberto Casirati, il Comm. Nob. Giancarlo Cipolla, il Cav. Gr. Cr. March. Mirko Cuneo, la Dama N.D. Teresa D’Orazio, il Gr. Uff. Nob. Alessandro Mella, il Cav. Gr. Cr. Nob. Roberto Nardecchia, il Cav. Gr. Cr. Nob. Andrea Rivoira, il Gr. Uff. Nob. Federico Torregiani ed il Comm. Nob. Diego Zoia.

Al termine della solenne concelebrazione eucaristica, i partecipanti si sono ritrovati per un conviviale incontro, un’occasione per discutere, confrontarsi e riflettere sui temi della fede e della tradizione. Questo momento di comunione ha rafforzato i legami tra i membri degli Ordini Dinastici e ha permesso loro di condividere esperienze e progetti futuri.

L’incontro ha inoltre rappresentato un simbolo di ripartenza dopo il lungo periodo di restrizioni dovuto alla pandemia, durante il quale non era stato possibile organizzare eventi simili. Il ritorno a celebrazioni di tale importanza è stato accolto con grande entusiasmo da tutti i partecipanti, che hanno espresso gratitudine per l’opportunità di ritrovarsi in preghiera e condivisione.

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