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Fatturazione elettronica: a che punto siamo

by La Redazione
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L’introduzione della fatturazione elettronica ha cambiato per sempre il modus operandi per quanto concerne la gestione dei documenti. Introdotta in Italia a partire dal 1° gennaio 2019, la e-fattura, come è altresì nota, è andata gradualmente a sostituire la quasi totalità delle fatture cartacee. A più di sei anni di distanza proviamo a fare il punto della situazione, analizzando cosa sta accadendo anche al di fuori dei confini nazionali.

I prodotti per l’ufficio di maggiore importanza

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La fatturazione elettronica in Italia nel 2025

Inizialmente, e dunque nell’ormai lontano 2019, l’obbligo di fatturazione elettronica interessava chiunque si relazionasse con le realtà della PA, così come le cessioni di beni tra privati (sia nel B2B che nel B2C).

Erano esclusi i contribuenti con regime forfettario e dei minimi, che si sono però dovuti adeguare a partire dal 1° gennaio 2024, in virtù di quanto stabilito nel decreto legge numero 36 del 2022.

Il decreto legge numero 202 del 2024, conosciuto altresì come Decreto Milleproroghe, ha sancito l’esonero degli operatori che offrono prestazioni sanitarie verso i consumatori finali, medici inclusi. Al momento non ci sono altre eccezioni.

La situazione europea

L’Italia ha adottato un atteggiamento pionieristico in merito alla fatturazione elettronica: qualcosa che è stato visto con particolare interesse dagli altri Stati europei. C’è da sottolineare che ancora non c’è un’uniformità nell’uso dei modelli nell’UE, i quali tendono a divergere da un Paese all’altro. Subentra dunque la necessità di uniformare tali standard a livello legislativo, nell’ottica di assicurare una maggiore interoperabilità e coesione interna, provvedendo a porre rimedio alla frammentazione odierna.

La risposta più concreta fornita da parte dell’UE è stata la cosiddetta Direttiva ViDA, acronimo di VAT in The Digital Age, volta a implementare la gestione delle attività amministrative transfrontaliere, massimizzando i processi. Una delle novità più interessanti contenute al suo interno è quella del Digital Reporting Requirements o DRR, il quale ha convenuto l’uso di standard uniformi per quanto concerne il conferimento della documentazione. C’è comunque da sottolineare che l’Italia, quando si parla di fatturazione elettronica, è decisamente più avanti degli altri, fungendo da faro.

La e-fattura come opportunità

Le trasformazioni della fatturazione elettronica sono di natura globale e non interessano soltanto il contesto italiano e quello europeo: l’adozione di questo nuovo modello di gestione documentale sta avvenendo a tutti gli angoli del pianeta. C’è da dire che la e-fattura rappresenta un’occasione quanto mai valida per digitalizzare i processi di archiviazione e implementare la condivisione dei documenti, che rimangono così a portata di mano e tracciati in ogni singola operazione. È perciò molto più di un semplice adempimento, rivelandosi una misura efficace per massimizzare la produttività di aziende e professionisti

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