Quando si parla di design si affronta un universo che rappresenta bene il cosiddetto Made in Italy, ovvero un’eccellenza che affascina, che ammalia e che seduce. E il design italiano manifesta queste caratteristiche praticamente in ogni campo, dall’abbigliamento all’arredamento.
Et Al e il design italiano
Di esempi di Made in Italy ce ne sono tanti. La storia di Et Al ne rappresenta uno in particolare, quello dell’arredamento che potremmo definire “smart”, molto in voga negli ultimi anni. Forme semplici, essenziali, ma idonee a presentare gli oggetti nelle modalità corrette. Un esempio in tal senso è il cavalletto “Harvey”, presentato anche al Milano Design Week del 2021 e opera di Francesco Faccin. L’artista lo disegna infatti come un omaggio alla tradizione ma anche all’innovazione: a tre piedi, elettrificato, Harvey funge da supporto al piano del tavolo. Il nome è tutto un programma: un omaggio ad Harvey Hubbel, l’inventore della presa elettrica. E proprio la soluzione elettrificata, parte integrante del cavalletto, consente di utilizzarlo in modo pratico e flessibile nelle varie ore del giorno, grazie anche all’ausilio di due prese USB e delle prese schuko.
Altre creazioni: lo sgabello “Main”
Et Al non si limita a proporre soltanto la creazione di Faccin, ma anche numerosi altri oggetti caratterizzati sempre dalla semplicità abbinata alla modernità. Si può ricordare ad esempio lo sgabello Main, opera di Lorenzo Damiani, un oggetto che ancora una volta guarda al passato artigianale per non rinunciare a innovare verso il futuro. L’idea di Main è improntata su quella del “laboratorio”, ma in una rivisitazione originale. La vite che regola l’altezza, per sottolineare un aspetto tipico di altri oggetti simili, è stata sostituita da un ammortizzatore a gas. In questo modo, Main è più comodo nella fase di fissaggio e registrazione. Con la sua altezza regolabile dai 65 ai 75 centimetri, è un oggetto molto flessibile che si adatta bene all’ambiente in cui viene ospitato: dall’ufficio, alla casa.